Dopo la Fed, anche la Cina alza i tassi di interesse

Ieri la Fed ha innalzato dello 0,25% i tassi. Poche ore dopo Pechino ha alzato a 2,5 e a 2,75 i tassi di riacquisto a 7 giorni e a 28 giorni. Banca di Cina: Solo aggiustamenti del mercato. Il freno all’uscita di capitali dal Paese.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Banca centrale cinese ha alzato i suoi tassi di interesse poche ore dopo che la Fed aveva innalzato i tassi per il dollaro.

Ieri, la Banca centrale Usa ha innalzato dello 0,25 i tassi, assumendo “solidi” guadagni per l’economia americana. La mossa, la terza in un anno, avviene dopo un periodo di tassi bassissimi per affrontare la crisi finanziaria.

Oggi la Cina ha innalzato a 2,5 e a 2,75 i tassi di riacquisto rispettivamente a 7 giorni e a 28 giorni. È il primo incremento dallo scorso marzo. Tale scelta sembra essere in linea con tentativo di Pechino di frenare l’uscita di capitali da Paese, alla ricerca di maggiori profitti. La Banca centrale cinese ha cercato di sminuire la mossa. In una dichiarazione, si afferma che l’incremento stabilito è solo una risposta del mercato alla decisione della Fed, più che un atto positivo della Banca di Cina

Anche l’Autorità monetaria di Hong Kong ha subito innalzato i suoi tassi di interesse all’1,75%. Ciò è dovuto al fatto che il cambio del dollaro di Hong Kong è legato da una percentuale fissa al dollaro Usa.