Vietato il film sull’attivista palestinese Ahed Tamimi: ‘È distorto e divisivo’

La pellicola sarebbe dovuta esser proiettata oggi al Singapore Palestinian Film Festival. Stretto controllo delle autorità su discorsi e media che trattano questioni relative alla razza e alla religione. Circa il 15% dei 3,3 milioni di abitanti della nazione ha 15 anni e si dichiara musulmano.


Singapore (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità singaporiane proibiscono a un festival del cinema di proiettare un documentario su Ahed Tamimi, adolescente palestinese resa dal suo recente arresto un simbolo della resistenza all'occupazione militare israeliana in Cisgiordania.

Giustificando il divieto, l'Autorità per lo sviluppo dei media per le Info-comunicazioni di Singapore (Imda) dichiara sul proprio sito web che il film “Radiance of Resistance” è “distorto” e potenzialmente in grado di dividere la popolazione multietnica della città-Stato. Secondo l’Imda, il documentario, che guarda al conflitto israelo-palestinese attraverso gli occhi della sedicenne Ahed Tamimi e di un'altra giovane attivista, manca di “contrappeso”. “La narrazione distorta del film è incendiaria e ha il potenziale per causare disarmonia tra le diverse razze e religioni di Singapore”, si legge nella nota.

La pellicola sarebbe dovuta esser proiettata oggi al Singapore Palestinian Film Festival. Nel 2017, essa è stata proiettata in numerosi festival in tutto il mondo e ha vinto il premio come miglior documentario al Respect Human Rights Film Festival di Belfast, ma è diventata ancora più attuale dopo l'arresto di Tamimi il mese scorso. La ragazza è stata accusata lo scorso primo gennaio di aggressione aggravata ai danni di un soldato israeliano e sarà processata in un tribunale militare.

Le autorità di Singapore sono note per mantenere uno stretto controllo su discorsi pubblici e media, soprattutto quando trattano questioni relative alla razza e alla religione. Adela Foo, organizzatrice del festival, ha definito il divieto “comprensibile”.

Con una considerevole minoranza musulmana e circondato da vicini a maggioranza islamica dove è forte la simpatia per la causa palestinese, Singapore mantiene amichevoli rapporti diplomatici e militari con Israele. Tuttavia, si è allineato con molti altri Paesi contrari al riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico, voluto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Circa il 15% dei 3,3 milioni di abitanti della nazione ha 15 anni e si dichiara musulmano, come mostrano recenti indagini governative.