Moon: Dialogo e sanzioni per la pace nella penisola coreana

Per il presidente sudcoreano, occorrono entrambi gli elementi per bloccare il programma nucleare del Nord. Pyongyang: I missili sono per gli Usa non per i “fratelli” del Sud, o per la Russia, o la Cina. Scetticismo degli Usa; ottimismo dell’Unione europea.


Seoul (AsiaNews) – All’indomani della ripresa del dialogo fra Nord e Sud a Panmunjom, il presidente Moon Jae-in ha affermato che Seoul non diminuirà le sanzioni contro Pyongyang, ma continuerà a lavorare con tutta la comunità internazionale per una penisola coreana in pace e senza armi nucleari.

Ieri le due Coree si sono incontrate dopo oltre due anni decidendo per la partecipazione degli atleti del Nord alle Olimpiadi di Pyeongchang, nel Sud, dal 9 al 25 febbraio.

Parlando stamane a oltre 200 giornalisti stranieri e coreani in una conferenza stampa per l’inizio dell’anno, Moon ha detto che dialogo e sanzioni servono entrambi per fermare il programma nucleare del Nord: “I rapporti fra Sud e Nord potranno migliorare quando sarà risolta la questione nucleare del Nord; e se le relazioni fra Sud e Nord migliorano, essi possono aiutare a risolvere la questione nucleare del Nord”.

Tali sottolineature sembrano voler rassicurare gli alleati Usa che in diversi modi hanno espresso il loro scetticismo sui dialoghi tenuti ieri. In un’intervista a Washington, a proposito dell’incontro fra Nord e Sud il segretario di Stato Rex Tillerson aveva detto. “È forse l’inizio di qualcosa? Io penso sia prematuro”. Secondo Tillerson i dialoghi si fermano al tema delle Olimpiadi. In realtà, a Panmunjom Nord e Sud hanno anche deciso di moltiplicare gli incontri su diversi temi, e di riprendere i dialoghi militari fra i due lati della frontiera. Ma Pyongyang ha detto che non avrebbe discusso il suo programma nucleare militare con Seoul perché quelle armi mirano agli Stati Uniti e non ai “fratelli” della Corea del Sud, né alla Russia o alla Cina.

Il presidente Donald Trump in un tweet ha rivendicato il fatto che l’incontro di ieri è avvenuto solo grazie alle pressioni Usa e della comunità internazionale. Non sarebbe successo nulla “se non ci fosse stata la nostra ferma e forte volontà di usare la nostra ‘potenza’ totale contro il Nord”.

Stamane Moon ha elogiato il presidente Usa Donald Trump, dicendo che forse senza le sanzioni volute dagli Usa non ci sarebbe stata alcuna ripresa di dialogo.

Da parte sua l’Unione europea si esprime con più ottimismo. Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per gli affari esteri, ha dichiarato che l’incontro di ieri “è un segnale incoraggiante e rappresenta un passo positivo verso il miglioramento delle relazioni inter-coreane”.