Kuala Lumpur, agricoltori protestano contro il bando Ue all’olio di palma

L’Ue intende vietarne l'uso nei biocarburanti entro il 2021 per timori sull’impatto ambientale. La Malaysia è il secondo produttore al mondo. Oltre 650mila piccoli agricoltori e più di 3,2 milioni di malaysiani dipendono dall'industria dell'olio di palma.


Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Gli agricoltori malaysiani protestano contro il divieto all’uso dell’olio di palma al voto oggi nel Parlamento europeo. Per essi  il provvedimento costituisce una minaccia al sostentamento di milioni di persone. Alla vigilia della consultazione, circa 1.400 coltivatori si sono radunati per una manifestazione nel centro della capitale e si sono diretti verso gli uffici diplomatici del blocco europeo, per consegnare una petizione.

Bruxelles intende vietare entro il 2021 l'uso del prodotto nei biocarburanti, poiché la sua coltivazione avrebbe un impatto devastante sull’ambiente delle popolazioni rurali. Negli ultimi decenni, vaste aree di foresta pluviale sono state abbattute per far posto alle piantagioni di palma.

Importanti multinazionali gestiscono piantagioni ma i manifestanti in Malaysia, il secondo produttore mondiale della materia prima, affermano che un divieto devasterebbe l'economia delle comunità rurali. Secondo il Malaysian Palm Oil Council, oltre 650mila piccoli agricoltori e più di 3,2 milioni di malaysiani dipendono dall'industria dell'olio di palma.

“Le politiche che l'Ue sta proponendo di introdurre danneggeranno le comunità rurali della Malaysia e ridurranno i redditi delle famiglie”, dichiara Douglas Uggah Embas, vice chief minister dello Stato del Sarawak (isola del Borneo), dove risiedono molti piccoli proprietari terrieri.