Orissa, 534 cresime nella Chiesa perseguitata del Kandhamal
di Purushottam Nayak

Nel distretto si sono svolte tre cerimonie di Confermazione. Nel 2008 lo Stato indiano è stato teatro del più violento pogrom contro i cristiani. 175 ragazzi cresimati nella parrocchia di san Pietro di Pobingia; altri 88 giovani nella parrocchia di san Sebastiano a Saramuli; 271 ragazzi della parrocchia di san Giuseppe di Godapur.


Cuttack-Bhubaneswar (AsiaNews) – La Chiesa perseguitata del Kandhamal, in Orissa, ha 534 cristiani confermati nella fede. La scorsa settimana nel distretto teatro nel 2008 della più feroce persecuzione anti-cristiana in India sono avvenute tre cerimonie. Ad officiarle, mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar. La presenza di così tanti cresimati dimostra che nello Stato indiano la fede cristiana non vacilla, nonostante le minacce e le violenze.

La prima cerimonia si è svolta il 18 gennaio nella parrocchia di san Pietro di Pobingia. L’arcivescovo ha cresimato 175 ragazzi. Per la chiesa, distrutta nell’agosto del 2008 dai radicali indù, l’evento assume un significato importante. Gli estremisti volevano eliminare la presenza cristiana da questo villaggio, e invece i seguaci di Cristo continuano ad aumentare.

Il 20 gennaio, giorno della memoria liturgica di san Sebastiano, la seconda cerimonia si è svolta a Saramuli, nella più lontana parrocchia della diocesi intitolata al santo. Qui l’arcivescovo ha cresimato 88 giovani, alla presenza di 3mila fedeli, quattro sacerdoti e sei Missionarie della carità. Durante l’omelia, mons. Barwa ha detto: “San Sebastiano fu ucciso con archi e frecce per la sua fedeltà a Gesù Cristo. La nostra fede si rafforza nel suo sacrificio. Possa egli intercedere e pregare per noi oggi, [affinchè possiamo] essere coraggiosi abbastanza da testimoniare Gesù fino alla morte”. Poi ha aggiunto: “Voi siete pieni dei doni dello Spirito Santo. Il vostro comportamento conta, il vostro modo di vivere deve essere di esempio per gli altri”.

Reena Baliarsingh, una delle adolescenti che hanno ricevuto il sacramento della Confermazione, sostiene: “Sono grata a Dio per avermi benedetto con i doni dello Spirito Santo”. Puspolota Bagsingh, madre di una giovane, afferma: “Attraverso la cresima, mia figlia diventerà più matura e forte”.

Infine il 21 gennaio mons. Barwa ha cresimato altri 271 ragazzi della parrocchia di san Giuseppe di Godapur. Erano presenti circa 4mila fedeli, tre sacerdoti e sette suore. P. Praful Sobhapati, il parroco, ha accolto “con calore l’arcivescovo, i sacerdoti, le suore e tutti i partecipanti”. Marisha Uthansingh, tra le ragazze confermate, riferisce: “Sono felice di realizzare i doni dello Spirito”. Poi suo padre Sushil Unthansingh ribadisce che “d’ora in poi il comportamento di mia figlia sarà purificato dallo Spirito Santo”.