Yu Wensheng, avvocato per i diritti umani, detenuto per ‘sovversione’

La sua licenza è stata revocata; è stato trasferito nel Jiangxi; sua moglie è stata minacciata per aver parlato con media stranieri. Il reato di “opinione” passato come reato di “sovversione”. Yu chiede la fine del monopolio del potere del Partito comunista cinese sull’esercito e sulla società.


Pechino (AsiaNews) – Yu Wensheng, avvocato per i diritti umani, arrestato per ostacolo a un pubblico servizio, è stato accusato di “incitamento alla sovversione per potere dello Stato”. A Yu era stata tolta la licenza pochi giorni prima di essere arrestato lo scorso 19 gennaio.

Quest’oggi, la moglie Xu Yan, ha dato notizia che suo marito è stato trasferito da Pechino a Xuzhou (Jiangxi); che è stato accusato di “sovversione”; che lei stessa è stata minacciata dalla polizia di Xuzhou di non dare interviste a media stranieri.

Il trasferimento dalla capitale a Xuzhou significa che le autorità non vogliono occhi indiscreti a seguire gli eventi e il processo.

L’accusa di “sovversione contro il potere dello Stato” è una tipica accusa per accrescere le pene per reati di opinione. La “sovversione” di cui Yu Wensheng si è fatto responsabile è una lettera da lui pubblicata sul web in cui chiedeva che il Partito comunista non avesse il monopolio sull’esercito e che non avesse l’egemonia assoluta del potere. Yu è stato arrestato il giorno dopo aver postato questa lettera aperta.

Yu, 51 anni, ha spesso difeso clienti in situazioni di diritti umani molto sensibili e invisi al potere: espulsioni forzate da terreni; famiglie con vittime di vaccinazioni false; diversi avvocati arrestati nella campagna “709”, ecc.

Nel 2014 egli era stato arrestato dalla polizia per 99 giorni, per aver espresso pubblico sostegno al movimento pro-democratico di Hong Kong, Occupy Central.