Ecologia integrale a Karachi: al via la campagna di primavera per piantare alberi
di Shafique Khokhar

L’iniziativa rientra nei progetti di sviluppo ecologico della Caritas. L’ispirazione della Laudato si’ di papa Francesco. Una “conversione ecologica spirituale” per salvare l’ambiente che ci circonda.


Karachi (AsiaNews) – È partita la campagna primaverile per piantare alberi promossa dall’Ufficio Caritas della diocesi di Karachi, nel Pakistan meridionale. Il 18 febbraio scorso l’organismo ecclesiale ha lanciato la “Spring Tree Plantation Campaign 2018”, che rientra nel più grande progetto triennale “One Million Tree Plantation Campaign (2016-2019)” [“Campagna per piantare un milione di alberi” – ndr]. Una nota della Caritas sottolinea: “Così come papa Francesco ci ricorda [nella Laudato si’], il cambiamento climatico è un problema globale, con gravi implicazioni su ambiente, società, economia, politica e distribuzione dei beni. Esso rappresenta una delle principali sfide odierne per l’umanità”.

L’evento della Caritas è stato ospitato dal convento dei frati francescani. L’associazione cattolica ringrazia la volontaria Saira Banu, che ha donato i 40 alberi di cocco e da frutta piantati per l’occasione nella Porziuncola dei frati. Neem Qaureshi, presidente del National Forum for Environment and Health (Nfeh) apprezza “gli sforzi compiuti dalla Caritas di Karachi nel creare consapevolezza [sul valore] dell’ambiente e della terra nella comunità e tra i bambini”. Poi ha annunciato di voler donare altri alberi per lo stesso progetto.

Riprendendo gli insegnamenti contenuti nell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, la Caritas ribadisce che “la crisi ecologica chiama tutti noi ad una profonda conversione spirituale: i cristiani sono chiamati ‘ad una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda’ [n. 217, il corsivo è presente nell’edizione originale del testo – ndr]”.

L’iniziativa è frutto dei cattolici locali. Secondo Mansha Noor, segretario esecutivo di Caritas Karachi, “il progetto può andare avanti senza supporto esterno. Ma dovrà essere fondato su una consapevolezza di massa, sulla capacità di costruzione delle comunità, sulla mobilitazione delle risorse locali e sulla collaborazione con il dipartimento della Forestale e altre Ong interessate”.