Strage di Andijan, rilasciato dopo 12 anni attivista per i diritti umani

Aveva diffuso informazioni sulla strage di Andijan. Continua la stretta di Mirziyoyev contro i funzionari del regime Karimov: arrestato ex-procuratore generale.


Tashkent (AsiaNews/Rfe) – Isroiljion Xoldorov, politico d’opposizione e attivista per i diritti umani, è stato liberato due giorni fa, dopo 12 anni di carcere. Xoldorov era stato condannato per aver diffuso informazioni sulla strage di Andijan, il 13 maggio del 2005, quando le forze di sicurezza uzbeka hanno aperto il fuoco su alcuni manifestanti, uccidendo diverse persone – secondo alcune fonti centinaia. Egli era il capo del ramo di Andijan del partito di opposizione Erk (“libertà”). Xoldorov è stato arrestato nel 2006 e accusato di aver pianificato atti contro l’ordine costituzionale. La prima pena di sei anni di carcere è stata prolungata due volte durante il suo imprigionamento.

Dopo il suo rilascio, l’attivista ha espresso gratitudine alle organizzazioni per i diritti umani e al presidente Shavkat Mirziyoyev, in carica dalla morte del presidente Islam Karimov nel dicembre del 2016.

Mirziyoyev sta cercando di aprire il Paese, isolato e dall’economia stagnante, e ha rilasciato diverse figure pubbliche, giornalisti, politici e attivisti che erano stati arrestati per ragioni politiche. Nell’ultimo anno, 18mila persone accusate di estremismo religioso sono state rimosse dalla “lista nera”. Al tempo stesso, l’attuale governo del Paese più popoloso dell’Asia centrale sta facendo “pulizia” fra i funzionari ereditati dal regime di Karimov, durato 27 anni e contraddistinto dal suo pugno di ferro. Dopo l’espulsione di più di 1.000 persone dal ministero della Finanza e la deposizione del capo dei servizi segreti, accusati da Mirziyoyev di torture, l’ultimo atto è l’arresto di Rashid Qodirov, che per 15 anni aveva ricoperto la posizione di procuratore generale.