Chiesti 30 anni di carcere per l'ex presidente Park Geun-hye

La donna è accusata di abuso di potere e corruzione. Avrebbe accettato tangenti per il valore di 45 milioni di euro. La confidente Choi condannata questo mese a 20 anni di prigione.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La procura di Seoul chiede una pena di 30 anni per l’ex-presidente Park Geun-hye, accusata di corruzione e abuso di potere. La richiesta è stata letta oggi nella Corte distrettuale centrale di Seoul dal pubblico ministero, e comprende anche una multa di 118,5 miliardi di won sudocoreani (circa 90 milioni di euro).

Lo scorso marzo, Park era stata dichiarata colpevole dalla Corte costituzionale sudcoreana, che aveva confermato l’impeachment votato dal parlamento il 9 dicembre 2016, rimuovendola dall’ufficio. Dallo scorso aprile, è incriminata di 18 capi d’accusa, inclusa corruzione, abuso di potere e divulgazione di segreti di Stato. La vicenda aveva creato clamore nel Paese, esploso in proteste, che avevano portato alla sua caduta.

Oggi, i procuratori affermano che l’ex-presidente, in collusione con la confidente e amica Choi Soon-sil, ha accettato un totale di 59,2 miliardi di won (circa 45 milioni di euro) da tre aziende sudcoreane – Samsung, Lotte e Sk – in cambio di favori politici. Park è anche accusata di aver costretto 18 grandi marche a “donare” un totale di 77,4 miliardi di won a due fondazioni ambigue guidate da Choi. Due settimane fa, l’amica è stata condannata a 20 anni di prigione.

La Park è stata la prima presidente sudcoreana, eletta per via democratica, ad essere allontanata dall’ufficio. La Corte dovrebbe pronunciarsi il prossimo marzo o aprile.