Attesa e voci contrastanti per il rapporto Onu sull'attentato a Rafic Hariri
di Youssef Hourany

Ne hanno discusso il patriarca Sfeir e Saad Hariri. La Siria parla di complotto mentre a Beirut arriva il sottosegretario Usa David Welch.


Beirut (AsiaNews) - Cresce l'attesa per il rapporto del capo degli investigatori Onu, Detlev Mehlis, sull'attentato che il 14 febbraio costò la vita all'ex premier libanese Rafik Hariri e che tra 10 giorni, il 21 ottobre, dovrebbe essere consegnato al segretario delle Nazioni Unite Kofi Anan. "Questo rapporto – ha detto Saad El Hariri, capo del Partito del futuro nell'attuale Parlamento libanese e figlio del premier assassinato - avrà conseguenze, coloro che hanno assassinato Rafic Hariri dovrano pagare il loro crimine; il rapporto dovrà essere pubblicato perché il Libano, gli Stati arabi ed il mondo intero sappiano alla fine a cosa credere".

Il rapporto Mehlis è stato uno degli argomenti dei quali hanno parlato il patriarca maronita Nasrallah Sfeir e Saad El Hariri. Al termine del colloquio con il patriarca, svoltosi a Roma, per la partecipazione del card. Sfeir al Sinodo dei vescovi, Hariri si è detto "ottimista, come il patriarca". Egli ha affermato che il suo partito e lui personalmente accetteranno le conclusioni del rapporto "quali che esse siano" e si è poi chiesto perché alcune fonti fanno ostruzione verso il rapporto "se, come essi sostengono, è vuoto".

"Alcuni – ha agiunto – nell'attesa del rapporto, cercano di immergere il Paese in un clima di paura". Alla domanda se nell'incontro col patriarca è stato affrontato il tema della sicurezza, Hariri ha risposto che "tutti noi abbiamo aprensione per la sicurezza, ed il patriarca non fa eccezione".

Per la stesura del rapporto, Detlev Mehlis arrivera' oggi a Cipro, dove si tratterra' una decina di giorni. Secondo il quotidiano libanese An-Nahar, il gruppo di investigatori Onu che collabora con Mehlis ha lasciato ieri notte Beirut alla volta dell'isola per aiutare il magistrato tedesco nella stesura del rapporto, attorno al quale fioriscono intanto molte ipotesi sull'asserito ruolo della Siria e dei suoi alleati libanesi nell'uccisione di Hariri. Il giornale siriano Assawra (La rivoluzione) scrive oggi che Libano e Siria sono oggetto di "un grande complotto", che la commissione d'inchiesta dell'Onu è vittima di false testimonianze, che Mehlis è in crisi ed ha visitato il primo ministro libanese Fuad Siniora per informarlo della sua incapacità a portare avanti l'inchiesta.

A Beirut, secondo il quotidiano An-Nahar arriverà domani il sottosegretario di Stato Usa per il Medio oriente, David Welch, per colloqui con Siniora. In visita negli ultimi giorni in Egitto, Welch ha dichiarato di attendersi che il rapporto Mehlis sia "un'occasione" per la comunita' internazionale per "inviare un segnale molto forte ai siriani a proposito della loro cattiva condotta".