Yogyakarta, università islamica ritira divieto al velo integrale

“Mantenere un clima accademico favorevole all'equità”. La regola era finalizzata a contrastare l'estremismo religioso. Il provvedimento aveva suscitato un acceso dibattito. I niqab sono rari nel Paese e sono spesso visti come una sgradita esportazione araba.


Yogyakarta (AsiaNews/Agenzie) – In seguito alle dure critiche ricevute, l’università islamica che aveva vietato alle proprie studentesse il velo integrale, o niqab, ha ritirato il provvedimento. La scorsa settimana, la Sunan Kalijaga State Islamic University di Yogyakarta, nell’isola di Java, aveva imposto il divieto a 41 ragazze, paventando loro la possibilità di essere espulse qualora non avessero rispettato la disposizione.

L’istituto, che conta circa 10mila studenti, aveva affermato che la regola ormai cancellata era finalizzata a contrastare l'estremismo religioso nel più popoloso Paese a maggioranza musulmana del mondo. “La delibera riguardante le studentesse che indossano un velo che copre il viso verrà revocata, per mantenere un clima accademico favorevole all'equità”, afferma un comunicato rilasciato dall'università.

Il Indonesia, il provvedimento aveva suscitato un acceso dibattito. I sostenitori affermano che indossare il velo integrale con una piccola fessura per gli occhi non costituisce un obbligo religioso, ma i critici hanno ravvisato nell'appello anti-niqab un “attentato ai diritti individuali delle giovani”.

Anche un'altra università di Yogyakarta, la Ahmad Dahlan, ha invitato le studentesse a non indossare il niqab, mentre in passato diverse università indonesiane hanno emesso divieti. Sebbene i niqab siano comuni nella ultra-conservatrice Arabia Saudita e in alcuni altri Stati del Golfo, essi sono rari in Indonesia, dove circa il 90% dei suoi 260 milioni di abitanti professa una forma moderata di Islam, e sono spesso visti come una sgradita esportazione araba.