Congresso Usa pronto ad esaminare la discriminazione contro i Dalit
di Nirmala Carvalho

Attivista cattolico: "Momento storico nella lotta contro le caste". Deputato americano: "Missionari e convertiti al cristianesimo bersagli più colpiti da una violenza spesso impunita".


New Delhi (AsiaNews) – Il Congresso americano discuterà in novembre una risoluzione sul problema dell'intoccabilità in India. L'audizione è titolata "L'Agenda incompleta dell'india: uguaglianza e giustizia per i 200 milioni di vittime del sistema delle caste" ed è stata preparata dalla Commissione sulle relazione internazionali e dalla Commissione per i diritti umani.

Il documento ed i suoi firmatari chiedono all'amministrazione Bush di "incoraggiare" la Banca Mondiale a "considerare la discriminazione operata dal sistema di caste nel momento in cui concede fondi per i piani di sviluppo indiani". Nella risoluzione sono sottolineate le "atrocità e discriminazioni" contro le caste più basse ed i tribali e propone di riservare quote d'assunzione per i discriminati nelle aziende americane che operano in India.

John Dayal, presidente dell'All India Catholic Union, dice ad AsiaNews: "Questo è un momento storico nella nostra lotte per uguali diritti per i dalit cristiani in India". "Il dogma dell'intoccabilità – aggiunge - è un'umiliazione ed una vergogna causata da profondi pregiudizi che non spariscono quando si cambia fede".

"I convertiti al cristianesimo ed i missionari sono i più colpiti dalle violenze – dice il deputato americano Cristopher Smith, capo della Commissione statunitense per i diritti umani nel mondo – e spesso queste violenze rimangono impunite". Smith sostiene che il sistema delle caste e la povertà che ne derive "spingono decine di migliaia di donne, tribali e dalit, nella prostituzione" ed aggiunge che l'India "guida il mondo" nella sua tolleranza verso l'infanticidio e gli aborti selettivi. Le leggi che proibiscono queste pratiche "vi sono, ma in pratica non vengono sostenute dallo Stato".

Un'altra risoluzione americana chiederà inoltre di "monitorare le pratiche ed i fondi del Vishwa Hindu Parishad (VHP) e del Rashtriya Swyamsevak Sangh (RSS)", i 2 più grandi gruppi paramilitari nazionalisti indù del Paese.