Conferenza in Vaticano su ‘Nuove politiche e stili di vita nell'era digitale’

Un incontro promosso per i 25 anni della Fondazione “Centesimus Annus – Pro Pontifice”. Mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, ha sostenuto che “la sfida di generare e sostenere la crescita con equità non è solo una sfida per il moralista. È compito degli economisti e dei responsabili politici sviluppare e testare nuovi modelli di crescita economica che genereranno equità”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – “La famiglia di fronte alle incertezze sul lavoro conseguenti dalla rivoluzione culturale digitale”, “Verso una catena alimentare sostenibile: atteggiamento responsabile contro la cultura dell’usa e getta” e “Individuo, lavoro, occupazione inclusiva” sono le tre tematiche intorno alle quali si svolgerà la conferenza internazionale per i 25 anni di vita della Fondazione “Centesimus Annus – Pro Pontifice”.

L’incontro che avrà il tema “New Policies and Life-Styles in the Digital Age”, si svolgerà in Vaticano, nel Palazzo della Cancelleria, dal 24 al 26 maggio 2018 e vedrà l’intervento conclusivo del patriarca ecumenico Bartolomeo su “Una comune agenda cristiana per il Bene comune”. E’ prevista una udienza privata con papa Francesco.

Nel presentare oggi l’iniziativa, mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, ha sostenuto che “la sfida di generare e sostenere la crescita con equità non è solo una sfida per il moralista. È compito degli economisti e dei responsabili politici sviluppare e testare nuovi modelli di crescita economica che genereranno equità”.

Mons. Martin ha anche rilevato che “un'altra caratteristica sorprendente del nostro attuale modello è il livello di corruzione che può permeare l'attività economica in tutto il mondo. La lotta alla corruzione richiede condanna morale e misure legali per reprimere i responsabili. Gli economisti potrebbero anche proporre modelli di trasparenza che riducano le opportunità di corruzione. I poveri pagano il costo della corruzione”.

Da parte sua Domingo Sugranyes Bickel, presidente del consiglio della Fondazione, ha affermato che “come all’epoca della Rerum Novarum, si cercherà di identificare gli ‘elementi di novità’ in ordine a un ripensamento delle priorità socio-economiche che abbiamo oggi di fronte”.

La lista degli oratori include esponenti della Pontificia Accademia per la Vita, della Fondazione Vaticana Gravissimum Educationis, della FAO, della Confederazione Europea dei Sindacati e un certo numero di economisti impegnati nel lavoro accademico e di dirigenti d’impresa.