Pechino accusa il miliardario Guo Wengui di aver falsificato documenti sulla corruzione del Partito
di Wang Zhicheng

Arrestati due fratelli che lo avrebbero aiutato a forgiare 30 documenti. I due avrebbero anche confessato in video. La polizia di Chongqing accusa Guo di versare fondi ai parlamentari Usa per avere appoggi sulla sua richiesta di asilo.


Pechino (AsiaNews) – La polizia di Chongqing ha accusato il miliardario Guo Wengui di aver assunto due uomini per forgiare più di 30 documenti del governo e del Partito comunista per spingere la sua richiesta di asilo negli Stati Uniti.

Il miliardario 51enne è negli Usa dal 2013, fuggito dalla Cina dopo essere stato accusato di corruzione, in combutta con il vice-capo dei servizi di sicurezza, Ma Jian. Negli Usa egli ha presentato domanda di asilo politico, temendo per la sua vita, ma anche minacciando i leader del Partito di rendere pubblici molti documenti che confermano la corruzione presente nelle sfere più alte del Partito, in particolare nella famiglia di Wang Qishan, amico personale di Xi Jinping, responsabile della lotta anti-corruzione in Cina.

Secondo il Quotidiano del popolo di ieri, Guo avrebbe assoldato Chen Zhiyu e Chen Zhiheng, due fratelli, per produrre documenti falsi che attestano che la Cina invia decine di spie negli Usa e che Pechino avrebbe aiutato Pyongyang a sviluppare il programma nucleare. Chen Zhiheng è un cittadino canadese; Chen Zhiyu vive per la maggior parte dell’anno in Canada. Ma essi sono stati arrestati lo scorso febbraio rispettivamente nell’Hunan e nel Guangdong.

La polizia di Chongqing – a cui è affidata l’inchiesta – ha ottenuto anche una confessione-video dai due fratelli, che ammettono di essere stati pagati da Guo fino a 4mila dollari Usa al mese.

Da tempo Pechino cerca di discreditare Guo in tutti i modi, accusandolo di corruzione, frode, riciclaggio di denaro, sequestro e stupro. Ieri la polizia di Chongqing lo ha anche accusato di versare fondi ai parlamentari Usa per avere appoggi sulla sua richiesta di asilo.