Mirziyoyev ‘esilia' i ministri nelle provincie povere

Stretta sui funzionari governativi: migliorate la vita della popolazione o perderete il posto. Minacce anche verso le autorità distrettuali della capitale: sei mesi di tempo per attrarre capitale straniero, o chiuderà gli uffici. Sostituito anche il sindaco "insoddisfacente" di Tashkent.


Tashkent (AsiaNews/Rfe) – “Il 70% dei ministeri e dei responsabili di alto rango, di base a Tashkent, ora vivranno nelle province. Non permetterò a nessuno di loro di restare a Tashkent”. È quanto ha dichiarato in un incontro di governo del 26 aprile il presidente uzbeko Shavkat Mirzyoyev. Lo scopo dello spostamento è costringere i ministri a fare esperienza “di prima mano” delle difficoltà che la popolazione comune vive nella vita quotidiana.

“Vediamo in televisione come vivono le persone in provincia: senza acqua corrente, gas, sistemi moderni di fognatura, e elettricità”, ha denunciato Mirzyoyev e ricordato che “su una popolazione di 32 milioni, 2,5 milioni vivono nella capitale, Tashkent, e gli altri vivono nelle provincie”.

Il presidente non ha precisato quali ministeri saranno ricollocati, e per quanto tempo, ma che “presto ci sarà un decreto presidenziale”.

Da quando è salito al potere nel dicembre del 2016, Mirziyoyev ha accusato a più riprese i funzionari governativi di essere arroganti e non a contatto con la realtà del Paese. Critiche che ha rivolto con durezza durante l’incontro, affermando anche che i capi degli 11 distretti della capitale dovranno prendere misure per migliorare la qualità della vita delle persone o perderanno il lavoro. Essi hanno sei mesi di tempo per attrarre investimenti stranieri, o “chiuderemo gli uffici dei governi distrettuali”. Il meeting è avvenuto lo stesso giorno in cui Jahongir Ortiqkhojaev, uomo d’affari di successo di 43 anni, è stato scelto come sindaco ad interim della capitale in sostituzione del “insoddisfacente” Rahmonbek Usmonov, che ha occupato il posto per sei anni.