Cos’è il Cammino Neocatecumenale (Scheda)

Nasce nel 1964 in Spagna, dalla collaborazione tra Francisco José Gómez Argüello Wirtz (Kiko) e Carmen Hernández. Nel 1974, papa Paolo VI riconosce il Cammino come un frutto del Concilio Vaticano II. Esso è ora presente in 134 nazioni di tutti i continenti, con 21.300 comunità in 6.270 parrocchie.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Il Cammino neocatecumenale è un itinerario di riscoperta del battesimo e di formazione della fede a servizio dei vescovi e dei parroci. Vissuto nelle parrocchie e in piccole comunità, esso si rivolge ai fedeli che desiderano ravvivare nella loro vita la ricchezza dell’iniziazione cristiana e agli adulti che si preparano a ricevere il battesimo, portandoli fino alla maturità della missione nel mondo.

Il Cammino nasce nel 1964 in Spagna, tra gli emarginati delle baracche di Palomeras Altas (Madrid), dalla collaborazione tra Francisco José Gómez Argüello Wirtz (Kiko) e Carmen Hernández. È in mezzo ai poveri che i due scoprono la forza del Mistero Pasquale e dell’annuncio del kerygma (la buona notizia di Cristo morto e risorto), e vedono nascere la prima comunità.

Questa nuova esperienza catechetica, nata nel processo di rinnovamento del Concilio Vaticano II, è accolta con favore dall'arcivescovo di Madrid, mons. Casimiro Morcillo. Egli incoraggia gli iniziatori del Cammino a diffonderla prima in altre parrocchie dell'arcidiocesi, poi a Zamora ed infine in diverse diocesi spagnole.

Nel 1974, papa Paolo VI riconosce il Cammino come un frutto del Concilio Vaticano II. I successivi pontefici promuovono e accettano il Cammino come frutto ed ispirazione dello Spirito Santo per l'aiuto della Chiesa. Nel 1986, grazie al sostegno di San Giovanni Paolo II, nasce a Roma il primo seminario Redemptoris Mater. Due anni dopo, il pontefice invia in missione in varie parti del mondo le prime 100 famiglie.

Il Cammino Neocatecumenale è ora presente in 134 nazioni di tutti i continenti, con 21.300 comunità in 6.270 parrocchie. Le famiglie in missione sono 1.668, tra cui 216 in missio ad gentes in città scristianizzate o non cristiane. I seminari diocesani missionari sono 120 e l’opera evangelizzatrice è sostenuta da un totale di 700 catechisti-itineranti.