Tempeste in India del Nord, la Caritas in campo per i soccorsi

Oggi è stata dichiarata massima allerta in 13 Stati. Le violente piogge hanno colpito soprattutto l’Uttar Pradesh e il Rajasthan. Il bilancio aggiornato parla di 124 morti e oltre 300 feriti. Vescovi: “Questa è un’occasione per tutti noi per pensare e riflettere in modo serio sul tema del cambiamento climatico”.


New Delhi (AsiaNews) – Caritas India porta soccorso alla popolazione indiana colpita dalle violente raffiche di vento, polvere e pioggia che imperversano da una settimana nella parte settentrionale del Paese. Lo riferisce una nota della Conferenza episcopale indiana (Cbci) inviata ad AsiaNews. In essa i vescovi porgono “le condoglianze per la morte dei nostri fratelli e sorelle, sorpresi in maniera inconsapevole dalla furia della natura”.

L’associazione cattolica sta operando ad Agra e Jayour, i distretti più colpiti. La Cbci riferisce che i volontari “stanno portando aiuto alle persone senza discriminazione di fede o classe sociale, ma fin dove possono arrivare”. Nel dettaglio, si stanno occupando di ripristinare le condizioni igienico-sanitarie delle aree interessate dalla tempesta.

Oggi il Dipartimento meteorologico indiano (Imd) riporta che le precipitazioni sono riprese in Chandigarh e nelle prossime ore sono attese anche nel Punjab e in Haryana. Nel frattempo le autorità di quest’ultimo Stato hanno disposto che le scuole rimarranno chiuse fino a domani.

I vescovi pregano per le vittime e i feriti. Nella nota essi esprimono “profondo dolore e pena per la terribile e inimmaginabile devastazione causata dalla violenta tempesta di polvere”. I vertici della Chiesa cattolica in India manifestano preoccupazione per “la peggiore distruzione degli ultimi 20 anni” e per gli “avvertimenti su ulteriore peggioramento delle condizioni meteo”.

Il Ministero degli interni dell’Unione fa sapere che le tempeste dovrebbero abbattersi in 13 Stati della parte settentrionale del Paese, flagellata da venti oltre i 100 km/h. Il bilancio aggiornato della devastazione che ha colpito in particolare cinque Stati è di 124 morti e più di 300 feriti. Le autorità riferiscono che l’Uttar Pradesh ha versato il numero più alto di vite umane, con 73 vittime e 91 feriti, seguito dal Rajasthan, con 35 morti e 206 feriti.

Secondo i vescovi, la devastazione avvenuta in India “è un’occasione per tutti noi per pensare e riflettere in modo serio sul tema del cambiamento climatico, così come papa Francesco ci ha invitato a fare nella ‘Laudato sì’”. Infine la Cbci invita “uomini e donne di buona volontà a unirsi ovunque nel fornire soccorso e assistenza a coloro che sono nel bisogno”.