Cattolici contro l’esproprio della parrocchia di Thủ Thiêm
di Thanh Thao

Nel 1996 le autorità di Ho Chi Minh City hanno approvato un imponente progetto urbano. Da allora tentano di impossessarsi della terra. I parrocchiani: “Minacce per comprare a poco e rivendere ai capitalisti rossi”. Il vicario: “Ho il dovere di gestire la terra della parrocchia e di sacrificare la mia vita per proteggere il gregge”.


Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Attraverso intimidazioni e minacce, le autorità di Ho Chi Minh City (Saigon) tentano di espropriare il terreno della parrocchia di Thủ Thiêm (foto 1). Insieme al vicario, p. JB. Lê Đăng Niệm, fedeli e religiose ribadiscono i legittimi diritti di proprietà della comunità cattolica e dal 1996 tentano di opporsi alla costruzione di un imponente complesso urbano (foto 2). La parrocchia di Thủ Thiêm è stata fondata nel 1859. Situato sulle sponde del fiume Saigon, l’omonimo quartiere si trova di fronte al centro della città ed è oggetto del desiderio dei “capitalisti rossi” e del governo cittadino.

P. JB. Lê Đăng Niệm è divenuto l’11mo vicario della parrocchia il 27 gennaio 2002. Anni fa, la chiesa era frequentata da almeno 4mila persone. Nel corso degli anni, molte famiglie cattoliche sono state costrette a “trasferirsi” altrove. Tuttavia, esse vi fanno ritorno per partecipare alle celebrazioni e alle attività pastorali. In particolare, nel 13mo giorno di ogni mese, numerosi fedeli prendono parte alle funzioni e alle preghiere in onore di Nostra Signora di Fatima.

Il 23 ottobre 2015, le autorità cittadine avevano pianificato di demolire una delle tre scuole primarie delle suore della Comunità delle amanti della Santa Croce di Thủ Thiêm. Le autorità avevano circondato la struttura, dispiegando centinaia di persone, tra cui agenti di polizia, protezione civile, membri delle associazioni di massa pro-governo.

Alcuni parrocchiani di Thủ Thiêm dichiarano ad AsiaNews: “Le autorità hanno usato questa tattica per esercitare una forte pressione sulle sorelle. Hanno anche minacciato le suore, affinché lasciassero il terreno volontariamente. In questo modo, possono comprare a un prezzo molto conveniente, per poi vendere ai  capitalisti rossi. Tuttavia, le religiose hanno risposto in modo molto pacifico, ma fermo. Quindi, per un po' di tempo le autorità hanno ripiegato”.

Il primo maggio 2018, il presidente del Comitato del popolo di Ho Chi Minh City ha però autorizzato un bando per tutti i nove lotti di terra che compongono l’area funzionale 1 del progetto urbano, che interessa il Distretto 2. Secondo le intenzioni dell’amministrazione cittadina, esso è destinato a diventare un polo commerciale e finanziario di scala globale. Una delle disposizioni del piano è “richiedere alle unità competenti” di trasferire altrove la parrocchia di Thủ Thiêm e la struttura che ospita le suore; un’altra è l’esproprio di tre scuole elementari delle religiose.

Intervistato da AsiaNews, p. Lê Đăng Niêm dichiara: “In qualità di pastore di Thủ Thiêm, ho il dovere di gestire la terra della parrocchia e di sacrificare la mia vita per proteggere il gregge. La Bibbia ci richiama, abbiamo il dovere di difendere la verità e la giustizia. Siamo le guide del popolo di Dio, ma siamo solo amministratori parrocchiali. Le persone (i fedeli) sono i proprietari della terra della parrocchia. Quindi dobbiamo servire i laici. I pastori devono rispettare i loro greggi. Per la Santa Sede dobbiamo essere fedeli. Il pastore è fedele a Dio e protegge le sue pecore”.