Sempre più uomini chiedono il congedo di paternità, ma l’obbiettivo è ancora lontano

Per la prima volta la percentuale supera il 5%. Il governo mira al 13% entro il 2020. Favorire il lavoro femminile per contrastare la crisi della forza lavoro. Polemiche per dichiarazioni di un membro del partito di Shinzo Abe.  


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Per la prima volta nel Paese il numero di neo-papà a chiedere il congedo genitoriale ha superato il 5%. A darne notizia è un sondaggio condotto dal ministero del Lavoro.

Il dato copre il periodo fino allo scorso ottobre e ha interessato 6.160 aziende con cinque o più impiegati. Secondo il sondaggio, il numero degli uomini ad aver richiesto il congedo è salito dell'1,98%, arrivando a 5,14%. Tuttavia, sembra ancora lontano l’obbiettivo del governo di raggiungere il 13% entro il 2020. “Sebbene le misure di promozione abbiano prodotto qualche risultato – commenta un funzionario  – la percentuale è ancora bassa”.

I risultati del sondaggio arrivano a pochi giorni da una polemica esplosa contro un membro del partito del premier Shinzo Abe. Il 26 maggio, Koichi Hagiuda ha sostenuto che la cura dei figli sotto i tre anni deve essere una responsabilità esclusiva delle madri, perché è il genitore preferito da tutti i bambini. Le sue affermazioni hanno suscitato lo sdegno di molti attivisti, che lo hanno accusato di indulgere sulla cultura giapponese che costringe gli uomini a lavorare lunghe ore e a non crescere i propri figli. Tetsuya Ando, fondatore dell’organizzazione Fathering Japan e padre di tre bambini, definisce “inaccettabile” le sue parole e commenta: “Questo genere di affermazioni fa pressioni sulle madri perché rimangano a casa, mentre strappa ai padri il diritto di crescere bambini”.

In Giappone, la forza lavoro è in continua diminuzione a causa della crisi demografica ormai cronica. Per questa ragione, il governo spinge per l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro – una politica battezzata “womenomics” – e volge il suo sguardo all’esterno per trovare nuova manodopera. Due giorni fa, Tokyo ha annunciato che permetterà l’ingresso di 500mila lavoratori stranieri entro il 2025.