Religioso islamico visita Israele e incontra Netanyahu: ira dei radicali
di Mathias Hariyadi

Yahya Cholil Staquf, esponente di Nahdlatul Ulama (Nu), si è recato a Tel Aviv per una “missione privata”. Secondo gli estremisti, essa mina il sostegno degli indonesiani allo Stato palestinese. Ancora polemiche per il blocco israeliano ai visti turistici degli indonesiani.


Jakarta (AsiaNews) – Nel Paese islamico più popoloso al mondo, la visita in Israele di un importante religioso islamico suscita le critiche dei movimenti radicali. Yahya Cholil Staquf, esponente di Nahdlatul Ulama (Nu), organizzazione musulmana moderata più importante d'Indonesia (oltre 60 milioni di iscritti), si è recato in Medio oriente lo scorso 14 giugno. Egli ha tenuto una presentazione presso un Forum ebraico e si è incontrato con il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv (foto).

I gruppi radicali contestano la presenza in Israele di Staquf, membro del Consiglio consultivo del presidente. Secondo gli estremisti, essa mina il sostegno degli indonesiani alla creazione di uno Stato indipendente per il popolo palestinese. Ad inasprire le loro reazioni vi è anche l’ultimo contenzioso tra i due Paesi riguardo i permessi di viaggio.

A fine maggio scorso, il governo di Tel Aviv aveva disposto la revoca del visto turistico per i visitatori indonesiani, a partire dal 9 giugno. In seguito, l’entrata in vigore del provvedimento è stata rimandata al 21 dello stesso mese. La decisione sarebbe una rappresaglia israeliana per la presunta decisione di Jakarta di impedire l'ingresso nel Paese di cittadini israeliani, in risposta alle violenze avvenute a Gaza. L’Indonesia aveva espresso dure critiche per l’uccisione di oltre 100 palestinesi durante le proteste che hanno seguito il trasferimento a Gerusalemme della rappresentanza diplomatica Usa.

Citando su internet il suo incontro con Staquf, Netanyahu esprime la soddisfazione che sempre più Paesi musulmani abbiano un buon rapporto con Tel Aviv. Jakarta afferma che il viaggio di Staquf non ha nulla a che fare con l'impegno indonesiano per uno Stato palestinese. Il segretario generale di Nu, Helmy Faishal Zaini, dichiara che “la sua è una missione privata e non riguarda l’Organizzazione”, aggiungendo che in Israele “Staquf ha fatto eco alla speranza palestinese d’indipendenza”. “Nu ha sempre sostenuto i palestinesi”, sottolinea Zaini.

Nel 2000, la visita in Israele di un altro religioso di Nu aveva diviso il Paese. Prima di diventare il quarto presidente della repubblica, Abdurrahman “Gus Dur” Wahid accettò l’invito della LibforAll Foundation e del Simon Wiesenthal Centre. Nel dicembre di quell’anno, in qualità di membro della Shimon Peres Foundation, Wahid si incontrò con l'uomo di Stato israeliano a Tel Aviv. In patria, egli fu criticato per non esser stato “tollerante” verso i palestinesi.