Maharashtra, cinque linciati in un villaggio per una fake news

Gli abitanti di un piccolo insediamento rurale hanno massacrato cinque mendicanti appartenenti a una comunità nomade dello Stato. Sui social erano stati indicati come “rapitori di bambini e pedofili”. Aggredita anche la polizia che cercava di calmare la popolazione.


Delhi (AsiaNews) – Una folla inferocita ha linciato a morte cinque persone nello Stato occidentale del Maharashtra. La rabbia della popolazione sarebbe stata scatenata da false accuse, circolate sui social media, che definivano i cinque “rapitori di bambini”. La polizia locale ha confermato l’accaduto alla BBC.

Le vittime, spiega un agente, fanno parte di una comunità nomade dello Stato. Stavano passando per un villaggio chiedendo l’elemosina quando sono stati accerchiati dagli abitanti, convinti di avere davanti dei pedofili intenzionati a rapire i loro figli. I sospetti, fomentati da messaggi su WhatsApp e altri social network, sono aumentati quando uno dei cinque si è fermato a parlare con una ragazza.

M. Ramkumar, ufficiale di polizia, racconta: “Gli abitanti li hanno fermati e interrogati. Non soddisfatti dalle risposte, li hanno chiusi in una stanza e li hanno picchiati con canne di bambù e pietre”. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, sono stati aggrediti a loro volta. La polizia ha imposto il coprifuoco al villaggio, al momento sotto il controllo delle forze speciali.

I linciaggi fomentati dai social, dice un deputato locale, “stanno divenendo endemici in India”. Lo scorso giugno, altri due giovani sono morti nell’Assam perché sospettati di crimini mai commessi. Per questo, le autorità hanno chiesto alla popolazione di “non farsi giustizia da soli”.