Non si ferma l’ondata di caldo in Giappone: almeno 30 morti, migliaia in ospedale

Fa le vittime anche un bambino di sei anni. Le temperature hanno toccato un massimo di 40,7 gradi. A Kyoto si sono registrati 39,8 gradi. Nelle prefetture più colpite dalle alluvioni, 145 persone in ospedale con sospetti infarti.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Un’ondata di caldo straordinario colpisce il Giappone: in poco più di 10 giorni, più di 30 persone sono morte e 10mila sono state portate in ospedale. Solo ieri, si sono contati 10 decessi. Le temperature, che in alcune zone del Giappone centrale hanno raggiunto i 40,7 gradi, rendono ancora più difficili le operazioni di recupero e ricostruzione dei danni causati dalle alluvioni che due settimane fa hanno causato la morte di almeno 223 persone.

La linea del mercurio ha superato i 35 gradi in diverse aree del Paese. A Kyoto – uno dei distretti colpiti dalle piogge – si sono registrati 39,8 gradi. Nella capitale, due giorni fa i soccorritori hanno dovuto fronteggiare 3mila richieste di aiuto.

Il governo fa appello ai cittadini perché prendano le dovute precauzioni. L’allerta non riguarda solo le persone anziane, ma anche gli studenti delle scuole. Il ministero dell’Istruzione ha diffuso istruzioni per prevenire arresti cardiaci, dopo che un bambino di sei anni è morto ieri. Il bimbo stava seguendo una lezione all’aperto nella prefettura di Aichi.

L’ondata di afa complica ancora di più la situazione per i soccorritori e le vittime delle alluvioni di inizio mese. Solo ieri, nelle prefetture di Okayama, Hiroshima e Ehime, 145 persone sono state portate in ospedale per sospetto infarto. Intanto, più di 4.500 persone rimangono nei centri di accoglienza e 26mila abitazioni sono ancora senza acqua corrente.

Per i prossimi giorni, l’Agenzia meteorologica giapponese mette in guardia: le alte temperature continueranno.