India, le ‘vacche sacre’ valgono più della vita di un uomo: linciato un musulmano

Un uomo del Rajasthan è morto dopo essere stato linciato da un gruppo di “protettori delle vacche”. Trasportava una mucca da latte appena acquistata. I poliziotti sono accusati di aver ritardato i soccorsi perché stavano finendo di bere il thè. Diversi Stati indiani impongono il divieto della macellazione dei bovini.


New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – La polizia indiana ha aperto un’indagine sul comportamento di alcuni agenti del Rajasthan, che avrebbero atteso circa tre ore prima di soccorrere un uomo musulmano linciato da un gruppo di radicali indù “vigilanti delle vacche”. Secondo i testimoni, dopo aver saputo dell’aggressione, i poliziotti avrebbero prima finito di sorseggiare il loro thè, poi si sarebbero occupati della salute della mucca di proprietà del ferito. Solo alla fine hanno portato il ferito in ospedale: qui Akbar Khan, 28 anni, è deceduto per le gravi lesioni inferte. L’incidente ha suscitato reazioni sdegnate sui social media e da parte dei familiari, che sostengono che l’uomo si sarebbe potuto salvare, se solo gli agenti avessero tenuto di più alla sua vita rispetto a quella del bovino.

L’episodio di violenza è avvenuto nel distretto di Alwar lo scorso 20 luglio. L’aggressione è stata raccontata ad Al Jazeera da Aslam Khan, un amico che si trovava in compagnia del defunto. Egli riferisce che i due sono stati accerchiati da un gruppo di assalitori mentre trasportavano due mucche da latte appena acquistate. I nazionalisti sono arrivati in sella a delle motociclette sparando colpi di pistola in aria. A quel punto i musulmani hanno tentato di nascondersi in un vicino campo di cotone, ma per Akbar non c’è stato scampo. “Lo sentivo urlare – riferisce l’amico – ma sono fuggito per salvarmi”.

Le indagini medico-legali condotte sul corpo del musulmano rivelano i segni di una violenza cieca: diverse costole spezzate e acqua nei polmoni. O.P. Galhotra, capo della polizia dello Stato, riporta che “fin dall’inizio sono stati sollevati dubbi sul comportamento della polizia. Abbiamo creato un gruppo che dovrà indagare sulle circostanze che hanno portato al ritardo del trasporto in ospedale”.

In India la vacca è l’animale sacro della religione indù e per questo gruppi di fanatici nazionalisti giustificano come “dovute” le violenze nei confronti di chi osi anche solo trasportarle al mercato. La questione ha provocato aspre tensioni tra le comunità musulmana e indù, dopo che lo scorso anno si sono verificati diversi episodi di violenza da parte di coloro che si ergono a “protettori delle vacche”. Sul tema è dovuta intervenire anche la Corte suprema per annullare il bando sui mattatoi di bovini che alcuni Stati guidati dal partito nazionalista indù Bjp (Bharatiya Janata Party) avevano approvato. Stabilito in via ufficiale per proteggere la sacralità dell’animale, in realtà il divieto discrimina in particolare la minoranza islamica.