Operatore Onu: "Distribuire fra chi ha bisogno gli aiuti post-tsunami"

Da Colombo il direttore dell'Ufficio per il coordinamento degli aiuti umanitari accusa: "Nessuno fa caso agli tsunami silenziosi".


Colombo (AsiaNews/Agenzie) – Le vittime dello tsunami del 26 dicembre "hanno ricevuto più aiuti di altre popolazioni" coinvolte in conflitti e disastri in tutto il mondo e "passati sotto silenzio". Questi aiuti "dovrebbero essere ridistribuiti fra tutti coloro che ne hanno bisogno".

Lo dice dalla capitale dello Sri Lanka Dennis McNamara, direttore dell'Ufficio Onu per la coordinazione degli aiuti umanitari internazionali. "Gli sfollati dello tsunami hanno ricevuto rifugi migliori, più cibo, maggiori indennizzi". "L'onda anomala – continua - ha visto una risposta di massa che non credo vedremo un'altra volta, ma tutti gli altri disastri sono virtualmente ignorati".

"Nel mondo – sottolinea - vi sono 25 milioni di sfollati per conflitti militari ed un numero uguale per disastri naturali. Questi attirano attenzione, ma nessuno bada agli tsunami silenziosi".

Dopo l'onda anomala che ha ucciso più di 230 mila persone lo scorso dicembre, i governi hanno stanziato fondi per i sopravvissuti pari a 6,9 miliardi di dollari mentre i privati ne hanno inviati quasi 5.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite ha lanciato un appello subito dopo la scossa dell'8 ottobre nel Kashmir indo-pakistano (54 mila morti, 77mila feriti e oltre 3 milioni di senza tetto) agli Stati membri per un aiuto d'emergenza di 312 milioni di dollari, ma ne ha ricevuti finora solo 67,8 oltre ad "impegni" per altri 35 milioni nei prossimi 6 mesi.