Shandong, distrutta un’altra Chiesa ‘per motivi urbanistici’ (Foto e Video)

La chiesa, registrata ufficialmente, intralcia la costruzione di un parco. Per quattro anni il governo cittadino aveva promesso di dare un nuovo terreno alla comunità, ma non l’ha dato. Manifestazione dei cattolici: “Ridatemi la mia chiesa, ridatemi il mio cuore”.


Jinan (AsiaNews) – Un’altra chiesa cattolica, ufficialmente registrata, è stata distrutta perché intralciava progetti urbanistici. Circa un mese fa, nello stesso distretto di Licheng, alla periferia di Jinan, era stata distrutta la chiesa di Liangwang per gli stessi motivi.

La distruzione è avvenuta a Qianwang il 13 agosto scorso. Verso mezzogiorno un centinaio di “teppisti” sono arrivati all’improvviso nella chiesa e hanno cominciato l’opera di distruzione dell’edificio, dell’altare, delle statue, dei banchi. Nel video diffuso sui social si nota l’arredamento e i muri ridotti a brandelli e la testa mozzata di una statua della Madonna (foto 1).

Il giorno dopo, circa 70 membri della comunità, compresi due sacerdoti e una suora, hanno manifestato davanti alla sede del governo cittadino (foto 2). Sotto una pioggia violenta, hanno esposto striscioni e cartelli con le frasi: “Ridatemi la mia chiesa; ridatemi il mio cuore!” e “Condanniamo la demolizione della chiesa e chiediamo alle autorità una spiegazione ragionevole!”.

Secondo fonti locali, il parroco della chiesa distrutta, p. Wang Junbao, ha potuto parlare con le autorità di Licheng che hanno promesso di trovare un nuovo spazio per ricostruire la chiesa, anche se “ci vorrà molto tempo”.

La chiesa di Qianwang data dal 1750 (foto 4). Nel 1958, sotto Mao Zedong, l’edificio fu sequestrato e adibito ad altri usi. Nel 1987, in obbedienza alle leggi cinesi volute da Deng Xiaoping, la chiesa è stata ritornata alla diocesi di Jinan, che ha provveduto a registrarla come edificio sacro della Chiesa ufficiale, rientrando anche nella nuova urbanistica della zona, varata nel 1998.

Ma pochi anni fa, nel 2014, è stato progettato un parco insieme a nuove residenze e per questo il governo voleva demolire la chiesa. La diocesi aveva accettato la decisione del governo, che si era impegnato a trovare un nuovo terreno per ricostruire la chiesa. Invece, tre giorni fa, senza alcun preavviso e senza avere un altro luogo di preghiera, la chiesa è stata distrutta.

Del resto, sempre secondo fonti locali, è stata sempre questa la politica del governo di Licheng: in tutti questi anni la diocesi aveva sempre domandato di avere prima il nuovo terreno e poi avrebbe abbandonato la chiesa. Il governo invece ha sempre detto: “Andate via subito”.