Naypyidaw, 30 milioni dall’Italia per elettrificare le aree rurali
di Lawrence Jangma Gam

L’iniziativa porterà energia a circa 10mila famiglie nello Stato di Chin e nella Zona autogestita di Naga. L’accordo prevede un periodo di grazia di 18 anni; a partire dall'anno fiscale 2036-2037, ogni anno le autorità birmane restituiranno 3 milioni di euro.


Naypyidaw (AsiaNews) – Il parlamento birmano ha accettato un prestito senza interessi dall'Italia dal valore di 30 milioni di euro, per l’elettrificazione di alcune aree rurali nel nord-ovest del Paese. La somma finanzierà un progetto quadriennale del ministero dell'Agricoltura, del bestiame e dell'irrigazione di Naypyidaw. Attraverso l’utilizzo di pannelli solari, esso prevede la fornitura di energia elettrica e la costruzione di una piccola rete a beneficio di circa 10mila famiglie, residenti in oltre 1.000 villaggi nello Stato di Chin e nella Zona autogestita di Naga, nella regione di Sagaing.

Riunite in seduta comune (foto), le due camere che compongono l’Assemblea dell’Unione hanno approvato il finanziamento proveniente da Roma tre giorni fa. Esso è ora al vaglio del presidente birmano Win Myint ed è in attesa di ratifica. Durante la sessione parlamentare, i deputati hanno discusso anche una mozione sul prestito di 40,5 milioni di dollari Usa dalla Banca asiatica di sviluppo (Adb).

L’iniziativa finanziata dal governo italiano è parte del Progetto di elettrificazione nazionale, intrapreso da Naypyidaw grazie a 400 milioni di dollari Usa elargiti dalla Banca mondiale. Al momento, solo il 41% della popolazione ha accesso all’energia elettrica fornita dalla rete di Stato. L’accordo con Roma prevede un periodo di grazia di 18 anni; i rimborsi avverranno in 10 anni, a partire dall'anno fiscale 2036-2037: ogni anno le autorità birmane restituiranno 3 milioni di euro.