Incontro mondiale delle famiglie: niente visto per le famiglie palestinesi e giordane

Sono potute partire solo cinque famiglie con cittadinanza israeliana, accompagnati da mons. Marcuzzo. Cristiani di Nazareth, rappresentanti della Terra Santa. Tanti temi discussi, ricordando anche le famiglie di rifugiati.


Dublino (AsiaNews) – Un clima straordinario di festa – fra conferenze e incontri internazionali – ma con un retrogusto amaro. È l’esperienza dell’Incontro mondiale delle famiglie (21-26 agosto) per i cristiani di Terra Santa: solo cinque famiglie provenienti da Israele sono potute partire, mentre i cristiani di Palestina e Giordania non hanno ottenuto il visto. A raccontarlo ad AsiaNews è mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per Gerusalemme.

“C’è stato un grande problema, è quasi uno scandalo – racconta mons. Marcuzzo – perché le famiglie di Palestina e Giordania non hanno ricevuto il visto. Non da parte d’Israele, ma da parte dell’Irlanda. I palestinesi in Israele sono potuti venire perché non hanno bisogno di visto [per accordi fra Israele e Unione Europea, ndr]. Per le famiglie della Giordania ci hanno detto che avevano bisogno di tre mesi per dar loro il visto. Per di più, i palestinesi avevano bisogno anche di un permesso speciale per entrare in Israele e andare all’aeroporto, e per quello ci vuole un mese”. Alle difficoltà burocratiche si aggiunge la coincidenza della data con l’inizio dell’anno scolastico dei bambini.

In tutto, a Dublino si sono recate cinque famiglie provenienti da Israele: tre da Nazareth (v. foto 2) e due da Haifa (v. foto 1). “Le famiglie di Nazareth rappresentano le famiglie di Terra Santa, e questo è bello – commenta il presule –  Il clima è di festa, c'è tanta gente e ci sono molte conferenze, incontri: è straordinario, non facciamo che passare da un panel all'altro. I temi sono moltissimi: dall'Amoris Laetitia del papa, a tutti i temi della famiglia, dell'educazione, la trasmissione della fede. Sono incontri molto belli, internazionali a tutti i livelli”. Fra le conferenze, mons. Marcuzzo menziona quella di ieri, in cui vi è stato anche un intervento del card. Mario Zenari, nunzio di Siria, sulle famiglie di rifugiati.