Cina, due omicidi in tre mesi: sospeso il servizio taxi Didi

Una ragazza di vent’anni è stata uccisa da un autista del popolare servizio taxi Didi. Un altro caso simile era avvenuto a maggio. La polizia ha convocato i vertici dell’azienda, che ha avviato un’indagine interna. Il carpooling cinese è valutato 56 miliardi di dollari. Tra gli investitori ci sono anche Apple e SoftBank.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Secondo omicidio in tre mesi sui taxi di Didi, popolare servizio di carpooling cinese. Venerdì 24 agosto una ragazza è stata violentata e uccisa da un autista mentre viaggiava dalla periferia della città di Leqing alla vicina contea di Yongjia. Il maggio scorso una hostess era stata uccisa e gettata in un fiume da un autista. Le autorità hanno imposto il blocco al servizio, che a partire da oggi è sospeso.

Intanto la polizia ha già fermato l’autista che avrebbe ammesso il crimine. Il ministero dei Trasporti ha dichiarato che la società ha delle “responsabilità inequivocabili” nell’omicidio. Ieri mattina la polizia ha convocato i vertici dell’azienda per chiedere delle riforme interne e rendere più sicuro il servizio per i passeggeri. La società è ritenuta co-responsabile della morte della donna. In un comunicato, l’azienda si è scusata e ha promesso un risarcimento per i familiari della vittima.

Didi è considerato la riposta cinese a Uber e offre un servizio taxi a chiamata. Nel 2016 la Apple ha investito un miliardo di dollari nell’azienda. Tra gli investitori ci sono anche SoftBank e la statunitense Booking Holdings Inc. La società è valutata per 56 miliardi di dollari e ha 550 milioni di utenti.

“Negli ultimi tre anni, da quando è stato lanciato il servizio di autostop, siamo stati fortunati ad aver fornito miliardi di corse”, si legge nella dichiarazione di Didi rilasciata ieri. “Siamo spiacenti che il servizio debba essere temporaneamente sospeso e offline. Siamo spiacenti di avervi deluso”.

Dopo l’omicidio della hostess a maggio, Didi ha cercato di rinnovare il servizio, compresa l'introduzione della scansione facciale obbligatoria per tutti i conducenti sulla app prima di prendere qualsiasi ordine. Questo per impedire il furto dell'identità dei driver registrati.