Naypyidaw, via libera al partito fondato dagli attivisti di Generazione 88

Le due precedenti richieste erano state respinte per i riferimenti alla rivolta studentesca contenuti nel nome. La nuova formazione politica non potrà partecipare alle elezioni che il prossimo 3 novembre assegneranno 13 seggi all’Assemblea nazionale e nei governi locali. Il suo debutto è rimandato alle elezioni generali del 2020.


Naypyidaw (AsiaNews/Agenzie) – Il più alto organo elettorale birmano ha approvato la registrazione della nuova formazione politica fondata da alcuni membri di Generazione 88, gruppo pro-democrazia che 30 anni fa guidò una rivolta studentesca contro il regime militare.

Attraverso gli organi di stampa statali, tre giorni fa la Commissione elettorale dell’Unione (Uec) ha annunciato l’istituzione del People’s Party, dopo averla impedita in due precedenti occasioni: nel dicembre 2017, i leader del partito avevano chiesto la registrazione Four Eights Party; lo scorso aprile, avevano cambiato il nome in Four Eights People’s Party, ottenendo un parere positivo.

Le critiche per il riferimento all’uso dei “quattro numeri otto” (8888) nel nome del gruppo avevano però rovesciato la decisione dell’Uec. Essi alludevano alla storica insurrezione pro-democrazia contro la dittatura di Ne Win, iniziata dagli studenti a Yangon l'8 agosto 1988 e repressa nel sangue dal Tatmadaw (l’esercito birmano). In luglio, gli attivisti hanno presentato una nuova richiesta, eliminando dal nome del partito qualsiasi riferimento alla storica data ed ottenendo il via libera definitivo.

Secondo i regolamenti governativi, la nuova formazione avrà 90 giorni per presentare all’Uec le liste contenenti i nomi dei membri del comitato centrale e degli iscritti. Il People’s Party ha già aperto uffici politici nelle città di Yangon e Mandalay; nelle regioni di Ayeyarwady, Bago e Magway; negli Stati di Shan e Mon. Tuttavia, a causa dei ritardi il partito non potrà partecipare alle elezioni che il prossimo 3 novembre assegneranno 13 seggi all’Assemblea nazionale e nei governi locali: il suo debutto è rimandato alle elezioni generali del 2020.