Sostegno del re di Giordania "al nuovo Iraq democratico"
di Jihad Issa

La visita ad Amman del primo ministro iracheno che incontrando esponenti religiosi si impegna per i diritti delle minoranze.


Amman (AsiaNews) - Il pieno appoggio della Giordania all'Iraq, dopo il buon esito del referendum sulla nuova costituzione Irakena, che ha costituito un passo importante per il ristabilimento della pace e per la rinascita di un nuovo Iraq più democratico, è stato espresso dal re di Giordania, Abdallah II, nell'incontro che ha a avuto con il primo ministro Iirakeno, Ibrahim El Jaafari, che ha cominciato la sua visita ufficiale in Giordania,dietro invito del suo omologo Giordano,Adnan Badran.

Abdallah II ha rivolto un appello forte a tutti i componenti della società irakena per contribuire al successo del progetto di ricostruzione già iniziato ed ha ribadito l'importanza che il Regno hashemita dà  al pieno rispetto della sovranità, dell'indipendenza e dell'unità del territorio dell'Iraq. Il re hashemita ha insistito sulla necessità di garantire questi principi che, ha detto, costituiscono una parte integrante degli interessi della Giordania ed ha rinnovato la piena disponibilità del popolo della Giordania ad offrire il suo contributo per restituire all'Iraq il posto che gli spetta nella Comunità internazionale. Abdallah II ha anche denunciato tutti gli atti terroristici che mirano alla distruzione della pace e della stabilità tanto desiderate dal popolo.

Il "ruolo positivo giocato dalla Giordania, che ha spinto per l'unificazione di tutte le forze internazionali e regionali per contribuire alla costruzione dell'Iraq" è stato evidenziato da El Jaafari, che ha anche espresso la gratitudine del suo popolo verso il Re e tutta la popolazione del Regno haschemita.

El Jaafari, che ha ribadito la volontà del governo di Baghdad di mantenere e rafforzare i suoi rapporti con la Giordania, nel corso di un incontro con i responsabili religiosi, musulmani e cristiani, ha ribadito la volontà del suo governo di assicurare a tutti i cittadini la libertà religiosa dovuta, "nel rispetto delle minoranze" ed ha insistito "sul ruolo positivo svolto da queste comunità" per ridare all'Iraq la sua vera identità di terra d'incontro, di dialogo e di perdono.

Il primo ministro giordano, Adnan Badran, ha dichiarato che la Giordania e l'Iraq costituiscono "un ponte strategico" per il progresso di entrambi i Paesi ed ha affermato la necessità di un rilancio di progetti in tutti i campi, soprattutto nella lotta al terrorismo ed al fondamentalismo religioso, per la rinascita di popoli aperti, colti, pacifici e costruttore di pace. Il primo ministro giordano ha anche auspicato una ulteriore collaborazione nel campo della difesa dei diritti umani ed in particolare dei diritti della donna, sperando di poter "assicurare ad ogni persona il posto che le spetta nella sua società".