Tokyo, per le Olimpiadi i taxi senza autista

I test su strada iniziati questa settimana per le vie della capitale. In 1.500 hanno fatto domanda per provare il servizio. Al momento, sul veicolo viaggiano anche un autista e un assistente pronti a intervenire. Non solo Olimpiadi, ma anche demografia: diminuisce il numero degli autisti, ma sale quello degli incidenti causati da conducenti anziani.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Taxi senza autista, che si muovono indisturbati per le vie trafficate di Tokyo: è l’attrazione a sorpresa che potrebbero trovare i turisti in Giappone per le Olimpiadi estive del 2020.

Dall’inizio della settimana, Zmp – sviluppatore di tecnologia per la guida automatizzata – e la compagnia di taxi Hinomaru Kotsu stanno testando i nuovi veicoli su strada, a Tokyo, con un minivan equipaggiato di sensori. Il veicolo ha portato a termine quattro viaggi di andata e ritorno al giorno, su un percorso trafficato lungo 5,3 km, fra i distretti di Otemachi e Roppongi. L’esperimento si concluderà all’inizio del prossimo mese. Almeno 1.500 persone hanno fatto domanda per fare da passeggeri nelle prove in corso. Al presente, un conducente e un assistente sono a bordo del veicolo per verificare non insorgano problemi. Per ora non sono stati registrati incidenti. I passeggeri salgono sul veicolo e pagano la tariffa di 1.500 yen (circa 11,50 euro) con un’app del cellulare. È la prima volta al mondo che dei taxi guidati dal pilota automatico portano dei clienti paganti.

Le due aziende hanno numerosi rivali in Giappone, Stati Uniti ed Europa. In prima fila vi sono la Toyota e Uber, di recente impegnate in intensi piani di sviluppo per veicoli con pilota automatico. La Toyota investirà nel progetto 500 milioni di dollari Usa, sviluppando veicoli basati sui minivan Sienna; i sono test previsti a partire dal 2021. In alto mare il progetto di Uber, invece, dopo che lo scorso marzo uno dei suoi veicoli automatizzati ha ucciso un pedone durante una prova, in Arizona.

In Giappone, lo sviluppo di queste tecnologie è motivato dal desiderio di sorprendere i turisti in visita, ma anche dalla crisi demografica: gli automobilisti sono sempre di meno, mentre sono sempre di più gli incidenti automobilistici che coinvolgono conducenti anziani.