Cina: ’L’acqua del fiume è pulita’. Ma i test erano sull’acqua minerale

Le autorità provinciali dell'Hunan hanno inviato gli ispettori per le indagini. Il fiume in questione è il Lujiang, molto inquinato in corrispondenza della città di Zhuzhou. In Cina l’inquinamento dell’acqua e dell’aria è una piaga cronica. Decine di milioni di cinesi sono stati avvelenati negli anni dall’acqua. Circa 21 milioni di persone sono al momento affette da patologie provocate dall'inquinamento idrico.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) - I test per verificare la presenza di inquinanti erano eseguiti usando acqua minerale in bottiglia al posto di quella del fiume inquinato. È avvenuto nella provincia di Hunan, nel sud-est del Paese.

La qualità dell’acqua del fiume Lujiang è risultata eccellente grazie ai test falsati. Le autorità di controllo hanno inviato gli ispettori per eseguire le indagini. In laboratorio avrebbero immerso i sensori che rilevano le particelle inquinanti nell’acqua minerale o in tazze di tè .  

In corrispondenza della città di Zhuzhou il fiume è molto inquinato. Molte le aziende locali che scaricano i rifiuti nel fiume ignorando le norme ambientali. Il ministero dell’ambiente che sta indagando ha detto che “punirà con severità” tutte le violazioni.

In Cina vengono monitorati 2050 siti di acque dolci. Pechino sta incrementando gli sforzi per migliorare la qualità dell’acqua e dell’aria. Tuttavia i dati rimangono ancora allarmanti. Nel 2016 un rapporto del governo ha detto che l’80% dei pozzi nelle aree rurali del nord-est contiene acqua non potabile. L’anno scorso un’indagine del ministero dell’Ambiente ha evidenziato che 13mila aziende non rispettano gli standard ambientali.

Decine di milioni di cinesi, soprattutto delle aree settentrionali del Paese, sono stati avvelenati negli anni dall’acqua erogata dal circuito nazionale. Un esperto del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie conferma livelli “non sicuri” di fluoruro e arsenico nell’acqua. Circa 21 milioni di persone sono al momento affette da patologie provocate da questa eccessiva esposizione, mentre altri 87 milioni sono a rischio.