Lotta nel Pacifico: la piccola Nauru esige le scuse della superpotenza Cina

Al Forum delle isole del Pacifico, la delegazione di Pechino ha preteso di parlare prima dei capi di Stato, in modo “irrispettoso”, “arrogante”, “folle”, secondo il presidente Baron Waqa. La lotta di Pechino per sottrarre appoggi diplomatici a Taiwan. I timori di Australia e Nuova Zelanda su una colonizzazione del pacifico da parte della Cina.


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – La piccola Nauru, un’isola con 11mila abitanti, distribuiti su 21 kmq, esige le scuse della Cina per il modo “irrispettoso” e “folle” in cui una delegazione di Pechino ha trattato i leader radunati per il Pacific Islands Forum (Pif), il loro incontro annuale, a cui la Cina, come Taiwan, sono invitati come “partner di dialogo”.

Secondo il presidente di Nauru, Baron Waqa, la delegazione cinese, guidata da Du Qiwen, ha preteso di parlare prima di tutti i leader delle isole del Pacifico presenti, confermando la “arrogante” presenza di Pechino nella regione. Ieri sera, ai giornalisti Waqa ha dichiarato che le grosse nazioni pretendono di arrivare nel Pacifico e “comprano il loro spazio nella regione… Essi ci usano per i loro scopi… Nessuno può venire e dettarci cosa fare”.

In effetti, l’area del Pacifico è da tempo zona di “guerra diplomatica” fra Taipei e Pechino, che cerca di strappare riconoscimenti diplomatici all’isola “ribelle”.

All’incontro annuale, conclusosi oggi, erano presenti 18 membri (v. foto). Di essi, solo 6 - Nauru, Kiribati, Palau, Isole Marshall, Isole Salomone e Tuvalu – hanno rapporti diplomatici con Taiwan; le altre con la Cina popolare.

Ognuno riceve aiuti economici da questi “partner”. Samoa e Fiji, grandi alleati di Pechino, negli ultimi 10 anni hanno ricevuto rispettivamente 230 e 360 milioni di dollari; nel periodo 2006-2016, per tutta la regione Pechino ha già devoluto 1,78 miliardi di dollari.

Per rafforzare la sua presenza nell’area, il ministro degli esteri di Taiwan, Joseph Wu ha dichiarato ieri che Taiwan mette a disposizione 2 milioni di dollari in aiuti medici per le nazioni del Pacifico, oltre ad aiuti in borse di studio e nell’agricoltura.

Anche Australia e Nuova Zelanda sono preoccupati della colonizzazione cinese dell’area e quest’anno hanno aumentato gli aiuti per la regione.

Quanto alle scuse richieste dal presidente Waqa, la portavoce del ministero cinese degli esteri ha commentato dicendo che Nauru ha “messo su una pessima farsa”.