Il secondo anno di AsiaNews.it
di Bernardo Cervellera

Quest'oggi, solennità di Tutti i Santi, il sito di AsiaNews (www.asianews.it) compie due anni. Il bollettino mensile, nato nell'86 per opera di p. Piero Gheddo, continua ancora oggi, consultato da migliaia di esperti ed università.

Il passaggio a un sito web quotidiano si è dimostrato fruttuoso. Anzitutto per le cifre: dal 2003 ad oggi i contatti mensili al sito sono passati da 157.499 (nel novembre 2003) a 4.338.451, per un totale di circa 250 mila lettori del solo sito di AsiaNews ogni mese. Ma le nostre notizie vengono riprese e diffuse da molti altri siti e media: dalla BBC al Times, dal South China Morning Post al Washington Times, al National Catholic Register, ad Avvenire, il Giornale, l'Espresso, il Corriere, Repubblica, Liberazione. Vi è poi una collaborazione quotidiana con i siti cattolici e protestanti, quali Catholic World News, Zenit, ICN, Christians Today, Christian Monitor, ecc.

Un lettore italiano ci scrive: "nel panorama dei media di oggi, offuscati e incapaci di affermare una verità che non sia solo interesse di parte, AsiaNews è una fonte essenziale di informazione che riesce a coniugare una forte identità cristiana col desiderio di incontro e confronto con l'altro".

In effetti i nostri lettori provengono da diverse culture e parti del mondo. La percentuale più alta viene dagli Usa (30%), dall'Italia (30), dall'Europa. Ma apprezzamenti ci giungono anche dal Vietnam, dalla Malaysia, dall'India, dal Libano, dal Pakistan e dalla Cina (13%). Un cattolico cinese mi ha detto: "Grazie alla vostra opera, i cristiani della Chiesa sotterranea e di quella ufficiale si trovano davanti a una fonte autorevole, che parla loro del papa, della Chiesa nel mondo, della persecuzione che i fedeli subiscono e questo li sta unendo sempre di più".

L'invito che Benedetto XVI ha fatto ai 4 vescovi cinesi, della Chiesa ufficiale e sotterranea, ci conforta perché ci sentiamo nella stessa direzione del pontefice. E ci conforta anche essere strumento di unità per la Chiesa cinese, mentre il governo spende soldi ed energie a cercare di oscurare il nostro sito: grazie a Dio i fedeli cinesi hanno trovato il modo di superare i filtri di oscuramento posti da Pechino. Nello stesso tempo, ci è stato riferito da alte personalità di Pechino che i membri del Partito comunista – non sottomessi alla censura del web – trovano "istruttivo" il nostro sito per comprendere la mentalità dei cattolici.

Sul fronte del dialogo, oltre le barriere ideologiche e confessionali, quest'anno sono da segnalare due fatti nuovi:

1)      l'interesse che personalità cristiane e musulmane hanno verso la libertà e la dignità umana nei paesi islamici: da Arabia Saudita, Pakistan, Indonesia ci giungono richieste di informare il mondo sulla persecuzione dei cristiani, ma anche sulle offese ai diritti umani subite da musulmani;

2)       il crescente interesse che il mondo economico ha verso l'informazione di AsiaNews su società, diritti umani e libertà religiosa. Sempre di più, persone che vogliono investire in Cina o in India o in Medio Oriente, chiedono i nostri consigli o esperienza: segno che il muro del "solo profitto" comincia a presentare qualche breccia.  

Nel mondo della globalizzazione, che offre fiumi di informazione, ma poca solidarietà, AsiaNews si distingue: per noi informare significa anche condividere le sofferenze di chi è in prigione per la fede, sostenere chi vive tragedie naturali (come lo tsunami e il terremoto del Kashmir), gridare per coloro la cui voce è imbavagliata da regimi fondamentalisti o totalitari.

Proprio per questo la nostra informazione, raccontando la "resistenza" dell'uomo in nome della verità e dell'amore, offre sempre segni di speranza. Aiutateci a mantenerla viva e a diffonderla.