Kuala Lumpur sfida Pechino: via libera per 11 uiguri in fuga verso la Turchia

Erano scappati da un centro di detenzione in Thailandia, dopo aver aperto un varco nel muro di cinta ed usato coperte per calarsi a terra. Per loro, la Malaysia era solo un punto di transito temporaneo, prima di chiarire lo status di rifugiati con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite (Unhrc) e raggiungere la comunità uigura di Turchia.


Kuala Lumpur (AsiaNews) – Sfidando la Cina, il governo malaysiano ha scarcerato 11 uiguri, fuggiti lo scorso anno da una prigione thailandese. Contro la volontà di Pechino, che ne chiedeva la custodia, Kuala Lumpur ha lasciato cadere le accuse di immigrazione illegale ed ha consentito che gli ex detenuti raggiungessero la Turchia per chiedere asilo.

Secondo gli osservatori, la mossa metterà ancora di più alla prova i rapporti con la Cina, tesi da quando il primo ministro Mahathir Mohamad è salito al potere, lo scorso maggio. Dando seguito a quanto promesso in campagna elettorale, Mahathir ha disdetto più di 20 miliardi di dollari Usa di progetti assegnati a società cinesi.

Accogliendo le richieste del loro legale, i giudici del Tribunale di Kuala Lumpur hanno prosciolto gli 11 uiguri per “ragioni umanitarie”: erano in fuga dall’oppressione del governo di Pechino nei confronti della minoranza islamica originaria dello Xinjiang. Per loro, la Malaysia era solo un punto di transito temporaneo, prima di chiarire lo status di rifugiati con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite (Unhrc) e raggiungere la comunità uigura di Turchia.

Essi erano in fuga dal novembre 2017, quando sono scappati da un centro di detenzione thai insieme ad altri nove detenuti, dopo aver aperto un varco nel muro di cinta ed usato coperte per calarsi a terra. Giunti in Malaysia, sono stati arrestati in febbraio. Rispondendo alle richieste di estradizione mosse da Pechino, l’allora primo ministro malaysiano Najib Razak aveva dichiarato l’intenzione di cercare una soluzione diplomatica con la Thailandia. Alcune delegazioni occidentali hanno cercato di dissuadere Kuala Lumpur dall’estradare gli 11 in Cina.

Il successore designato di Mahathir come primo ministro, Anwar Ibrahim, ha di recente chiesto colloqui formali con la Cina per quanto riguarda la repressione nei confronti della minoranza musulmana. Anwar ha dichiarato che il governo ha sollevato la questione con Pechino, che vede gli uiguri come una questione interna. Egli ha anche criticato i governi dei Paesi musulmani che tacciono sul trattamento che la Cina riserva agli uiguri. “Hanno paura. Nessuno vuole dire nulla”, ha affermato.