Scendono le borse asiatiche, trascinate da Wall Street
di Paul Wang

I risultati del Dow Jones i peggiori dal maggio 2010; quelli del Nasdaq, i peggiori dal 2011. L’indice più negativo l’ha registrato il Nikkei di Tokyo, che ha perso il 3%. Shanghai è a meno 1,4; Hong Kong a meno 1,6. Fra le cause maggiori: il rallentamento dell’economia in Cina e la guerra dei dazi.


Hong Kong (AsiaNews) – Le borse asiatiche, in particolare Tokyo e Shanghai, sono trascinate in territorio negativo dalla cattiva performance del commercio Usa. Ma esperti mostrano che in Cina i problemi sono più gravi.

Ieri negli Usa, Il Dow Jones Industrial è sceso del 2,4%; lo S&P 500 è sceso del 3,1%. Anche il Nasdaq è sceso del 4,4%, nel suo giorno peggiore dal 2011. Per il Dow Jones è la peggiore performance dal maggio 2010.

L’indice più negativo l’ha registrato il Nikkei di Tokyo, che ha perso il 3%. Nella sessione mattutina l’indice di Shanghai è sceso del 2,8%; in seguito ha ricuperato e rimane con un meno 1,4%. Fino ad oggi Shanghai ha perso il 22% nell’anno. La borsa di Hong Kong ha perso l’1,6%, scendendo al livello più basso dal maggio 2017.

In generale, gli investitori attribuiscono questi risultati negative al rallentamento economico della Cina e ai costi crescenti del lavoro, a causa della carenza di manodopera.

Wang Zheng, alto rappresentante della Jingxi Investment Management di Shanghai, fa notare al Scmp che solo in apparenza il mercato cinese è influenzato dalla borsa Americana. In realtà “il mercato cinese sta affrontando anche un sacco di altri problemi, come il rallentamento della [sua] crescita e la guerra dei dazi”.