I vescovi maroniti preoccupati dalle dispute che dividono il Libano
di Youssef Hourany

La riunione mensile è stata dedicata alle conclusioni del Sinodo sull'eucaristia. Una presa di posizione a favore del rispetto della Costituzione e della presidenza della Repubblica.


Beirut (AsiaNews) – La vita della Chiesa, con particolare riguardo all'eucaristia; una serena e feconda convivenza con i musulmani e la situazione del Libano, con una presa di posizione a favore della presidenza della Repubblica e contro le dispute che dividono il Paese, sono stati gli argomenti principali dei quali si sono occupati i vescovi maroniti nella loro riunione mensile. Presieduta dal patriarca, cardinale Nassrallah Sfeir, la riunione dei vescovi ha discusso dell'eucaristia, alla luce delle conclusioni del Sinodo dei vescovi, al quale ha preso parte il patriarca. Si è evidenziata l'opportunità di rafforzare le ricerche teologiche in modo degno della storia della Chiesa maronita, e non soltanto nel campo dell'eucaristia, ma anche in  tutte le altre  discipline legate alla "nobile vocazione" del ministro ecclesiastico. Sono state anche ribadite le direttive emanate in numerose occasioni, soprattutto sulla dovuta preparazione richiesta prima di accostarsi alla Comunione e sull'impossibilità di dare la comunione ai divorziati.

Passando ad esaminare la situazione del Paese, i vescovi si sono soffermati sullo sviluppo della situazione nella regione, alla luce dell'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU della Risoluzione 1636. I presuli hanno ribadito la loro fiducia nella comunità internazionale e la gratitudine di tutti i libanesi all'ONU per tutto quello che sta facendo per aiutare a scoprire la verità sull'assassinio dell'ex-premier libanese Rafic Hariri. E' stata anche espressa preoccupazione di fronte a certi problemi inerenti i lavori della Commissione d'inchiesta internazionale dell'ONU, chiedendo a tutti la massima collaborazione in questo cammino difficile.

A livello interno, di fronte alla diffusione di molte voci che affermano la necessità e l'urgenza delle dimissioni del presidente Emile Lahoud, i vescovi hanno espresso appoggio alla presidenza come "alta e nobile carica, che bisognerebbe proteggere" ed hanno chiesto a tutti di avere il dovuto rispetto verso la Costituzione, "unico arbitro valido in questo caso". I vescovi hanno espresso il loro desiderio di veder finite tutte le dispute, che danneggiano il Paese.

I Vescovi maroniti concludono il loro comunicato mensile con un pensiero fraterno verso tutti i musulmani in occasione della festa del Ramadan ed esprimono la speranza di poter continuare a costruire insieme un Libano degno dei suoi figli. In conclusione i vescovi augurano a tutto il mondo islamico una buona festa per la fine del Ramadan, piena di pace e di serenità.