Proteste dopo l’assoluzione di Asia Bibi: a Lahore scuole cristiane chiuse a tempo indeterminato
di Kamran Chaudhry

La polizia ha bloccato le strade del Punjab; i radicali protestano anche a Islamabad; allestite centrali di controllo per monitorare l’ordine pubblico e “zone rosse” nelle aree sensibili.


Lahore (AsiaNews) – Le autorità ecclesiali di Lahore hanno disposto la chiusura delle scuole cristiane a tempo indeterminato e chiesto ai genitori di andare a riprendere i figli dalle aule. In tutto il Pakistan regna caos e confusione, mentre le violenze rischiano di esplodere da un momento all’altro dopo la lettura della sentenza di assoluzione di Asia Bibi. “Le scuole rimarranno chiuse fino a ulteriori disposizioni”, recita un cartello affisso sulla St. Peters High School, gestita dalla diocesi di Raiwind.

Stamattina i giudici della Corte suprema hanno confermato l’innocenza di Asia, dichiarando che la donna cristiana rinchiusa in carcere per nove anni con l’accusa di blasfemia, è ormai libera. Le reazioni dei radicali non si sono fatte attendere e subito i fondamentalisti hanno organizzato manifestazioni e blocchi delle strade nelle maggiori città.

Per questo l’amministrazione del Punjab ha imposto la Sezione 144 del Codice penale, che vieta le manifestazioni pubbliche con oltre quattro partecipanti. L’ordinanza però non è bastata a fermare gli estremisti, che si sono radunati nelle strade della capitale Lahore. Qui il traffico è bloccato, a causa delle transenne disposte dalla polizia per impedire ai manifestanti del Tehreek-e-Labbaik (Tlp) di raggiungere l’edificio dell’Assemblea provinciale. A sicurezza di Youhanabad, il più grande quartiere cristiano di Lahore, sono stati schierati i ranger. Nella città di Multan si registrano i primi arresti.

Dopo la provincia del Punjab, anche quella del Sindh ha emanato il divieto di raduno in base alla Sezione 144 per “evitare la costante allerta di possibili attività terroristiche”. Inoltre il governo locale ha allestito una centrale di controllo per “monitorare la situazione dell’ordine pubblico” e mantenere attive le comunicazioni tra le varie agenzie (polizia, forze armate, commissari pubblici). Secondo alcuni video circolati sui social media, il Tehreek-i-Labbaik Pakistan ha bloccato anche la via Power House Chowrangi a Karachi e ha promesso che “a breve fermeremo tutta la città”.

Per quanto riguarda Islamabad, capitale federale, il vice-commissario cittadino Muhammad Hamza Shafqaat fa sapere che l’autostrada “Aabpara Chowk and Faizabad” è bloccata al transito delle autovetture, mentre rimangono aperte le Bara Kahu, Tarnol e Kashmir Highway. Nel frattempo il partito Jamaat-i-Islami’s (Ji) ha chiamato a raccolta tutti i fedeli musulmani della città, lanciando appelli ad unirsi alle proteste. La polizia ha istituito una “zona rossa” attorno al lago Rawal.