Dal Bahrain un miliardo per l’acquisto di elicotteri Usa di ultima generazione

Manama ha firmato un accordo con la Bell Helicopter Textron Inc da 912 milioni di dollari. Comandante aviazione: i mezzi “più recenti e più avanzati al mondo”, rappresentano “un valore aggiunto”. Sul fronte interno continua la repressione: condanne fino a 10 anni per sei attivisti. 

 


Manama (AsiaNews/Agenzie) - Il Bahrain ha firmato un accordo da 912 milioni di dollari con l’industria americana Bell Helicopter Textron Inc, per l’acquisto di 12 elicotteri di ultima generazione AH-1Z Viper. Come sottolinea il comandante delle forze aeree Sheikh Hamad bin Abdullah al-Khalifa, Manama “è la seconda nazione al mondo ad utilizzare questi mezzi [innovativi] dopo gli Stati Uniti”. 

Commentando la firma del contratto di acquisto, Al Khalifa spiega che “questi mezzi sono i più recenti e i più avanzati al mondo” e costituiranno “un valore aggiunto per l’aviazione militare del Bahrain” e le sue “potenzialità in combattimento”. La consegna del primo lotto è prevista entro la fine del 2022. 

Intanto nel Paese prosegue la repressione di oppositori e attivisti pro diritti umani. Nei giorni scorsi un tribunale ha condannato sei persone a pene fino a 10 anni di galera, perché coinvolte nell’esplosione di una bomba artigianale di fronte alla sede Banca centrale (Bchr) lo scorso anno. Essi dovranno pagare anche una multa di 500mila dinari (circa 1,3 milioni di dollari).

Negli ultimi anni le autorità hanno arrestato e condannato attivisti e leader religiosi sciiti e sospeso le attività di Al-Wefaq, principale gruppo sciita di opposizione. L’accusa è di “terrorismo, estremismo e violenza” oltre che legami con una potenza straniera (leggi Iran). Di recente è tornato a colpire anche il boia: diversi giovani sono stati giustiziati davanti a un plotone di esecuzione per (sedicenti) attività anti-governative.

Il Bahrain è una monarchia del Golfo retta da una dinastia sunnita in un Paese in cui la maggioranza della popolazione (almeno il 60-70%) è sciita e da tempo chiede cambiamenti costituzionali e diritti sociali ed economici. Nel 2011 sulla scia delle primavere arabe, vi sono state sommosse che il re - alleato di Washington e sostenuto da Riyadh - ha sconfitto con truppe inviate dall’Arabia Saudita.