Jakarta, il governo promuove la tolleranza tra i giovani dell’Asean
di Mathias Hariyadi

All’Asean Youth Interfaith Camp (Ayic) 2018 hanno preso parte 24 ragazzi e ragazze. Funzionario dell’Ufficio per l’Armonia religiosa: “Introdurli al vero volto pluralista della società e formare leader dal profondo spirito interreligioso”. Giovane partecipante: “l’esperienza indonesiana un esempio per tutti”.


Jakarta (AsiaNews) – Promuovere la tolleranza ed il dialogo interreligioso: è l’obiettivo dell’Asean Youth Interfaith Camp (Ayic) 2018, l’ultima iniziativa che il governo indonesiano ha rivolto ai giovani provenienti dai Paesi dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean). L’evento nasce della collaborazione tra tre ministeri: Affari esteri, Sviluppo umano e Cultura, Affari religiosi. Svoltosi a Jakarta, Yogyakarta e Bali tra il 28 ottobre ed il 4 novembre scorsi, esso ha visto la partecipazione di 24 ragazzi e ragazze.

“Il nostro obiettivo è introdurre la gioventù del sud-est asiatico al vero volto pluralista della società indonesiana”, dichiara ad AsiaNews Paulus Tasik Galle, funzionario dell’Ufficio governativo per l’Armonia religiosa. “Dobbiamo accrescere tra i ragazzi – prosegue Galle – la consapevolezza del fatto che abbiamo molte cose in comune. Inoltre, nei Paesi Asean siamo chiamati a formare futuri leader con un profondo spirito interreligioso”.

Nella capitale indonesiana, i partecipanti all’Ayic 2018 hanno potuto visitare luoghi come la grande moschea Istiqlal e la cattedrale di Santa Maria (foto 3). Qui i ragazzi hanno incontrato i più alti rappresentanti della Chiesa locale tra cui l’arcivescovo, mons. Ignatius Suharyo (foto 2). I giovani si sono recati per una visita di cortesia anche al vicepresidente indonesiano Jusuf Kalla (foto 1), considerato una delle figure islamiche più influenti della nazione.

Tra quanti hanno preso parte al programma vi era Rattana Chhou, funzionaria del ministero cambogiano per gli Affari sociali, i veterani e la riabilitazione giovanile. La ragazza si dichiara “meravigliata dall’ ‘unità nella diversità’ della nazione indonesiana”. “Questo – afferma – è il Paese Asean più grande e, allo stesso tempo, la società più pluralista del mondo. Grazie all’Ayic, ho potuto apprendere che la diversità religiosa può contribuire al mantenimento della pace, della stabilità e dell’armonia. Allo stesso tempo, essa crea opportunità per i giovani e li sprona ad impegnarsi, per mettere al sicuro il futuro della nazione”.

La 22enne cattolica Micah Irish Barroga Sales sottolinea come l’Ayic abbia trattato diversi temi riguardanti la religione, ritenuta argomento “sensibile” anche nel suo Paese, le Filippine. “Anche noi siamo una nazione pluralista, dove cristianesimo e islam sono le religioni principali. Tuttavia, è difficile parlare di tolleranza: per paura di offendere chi appartiene ad una differente comunità, alcuni filippini evitano l’argomento. Tuttavia, l’esperienza indonesiana può essere d’insegnamento per i Paesi dell’Asean: la storia di rispetto e amore tra gli indonesiani fa sì che davvero essi pongano ‘l’unità nella diversità’ al centro della loro vita quotidiana”.

(Photo credit: Ufficio per l’Armonia religiosa – Ministero per gli Affari religiosi).