Papa: in molti Paesi i cristiani discriminati e perseguitati

In un messaggio a un pellegrinaggio promosso dal Patriarcato di Venezia e dalla Fondazione "Aiuto alla Chiesa che soffre", Francesco ribadisce che la libertà religiosa  costituisce “un diritto fondamentale dell’uomo che va riconosciuto poiché riflette la sua più alta dignità”.


Città del Vaticano (AsiaNews) – Il “grave problema delle discriminazioni che i cristiani subiscono in tante parti del mondo” per la negazione della libertà religiosa è ricordato da papa Francesco in un messaggio ai giovani che stasera prenderanno parte al pellegrinaggio diocesano promosso dal Patriarcato di Venezia e dalla Fondazione "Aiuto alla Chiesa che soffre".

Nel documento, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, Francesco  sottolinea l’obiettivo dell’iniziativa: “sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma di tanti cristiani perseguitati a motivo della loro fede”.

Nel documento si ricorda in molti Paesi “è imposta un’unica religione, altri dove si assiste a persecuzione violenta o sistematico dileggio culturale nei confronti dei discepoli di Gesù” negando la libertà religiosa, quando essa costituisce invece “un diritto fondamentale dell’uomo che va riconosciuto poiché riflette la sua più alta dignità”.

Il messaggio termina con l’incoraggiamento del Papa perché i cristiani che si trovano in condizioni difficili “possano resistere forti nella prova”, sentendo la vicinanza dell’intera comunità cattolica “così da diventare seme di nuova vitalità e di speranza per la Chiesa”.

Nel corso del pellegrinaggio, che inizia oggi pomeriggio, sarà rivolto un pensiero particolare ad Asia Bibi, mentre mons. Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico di Mynia in Egitto, offrirà la sua testimonianza.