Cina, sparisce nelle mani della polizia un altro canadese

Michael Spavor si occupa di turismo verso la Corea del Nord e vive in Cina. Poco prima di lui è sparito l’ex diplomatico canadese Michael Kovrig. Si tratterebbe di una ritorsione cinese per l’arresto di Sabrina Meng Wanzhou, “numero 2” del colosso informatico Huawei.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità cinesi hanno fermato un secondo cittadino canadese, Michael Spavor, in quella che sembra essere una rappresaglia per l’arresto avvenuto a Vancouver di Sabrina Meng Wanzhou. La donna, “numero 2” del colosso informatico Huawei, è stata rilasciata ieri su cauzione e con l’obbligo di risiedere in Canada fino all’udienza, prevista per il prossimo febbraio. È accusata di aver aggirato le sanzioni internazionali contro l’Iran e rischia l’estradizione negli Stati Uniti.

Il primo canadese ad essere “sparito” è Michael Kovrig, ex diplomatico residente a Pechino. Il secondo si chiama Michael Spavor ed era in contatto con le autorità canadesi, alle quali aveva dato notizia dell'interrogatorio da parte della polizia cinese. “Da quel momento non siamo più in grado di sapere dove sia”, ha detto la ministra degli Esteri, Chrystia Freeland.

"Stiamo cercando di sapere dove si trovi questa persona", ha aggiunto la ministra. "Stiamo lavorando sodo per determinare la sua sorte e continuiamo a farlo con il governo cinese", ha aggiunto un portavoce del ministero, Guillaume Berube. Spavor (nella foto insieme al dittatore nordcoreano Kim Jong-un) gestisce in Cina un'organizzazione che si occupa di viaggi d'affari, turismo e sportivi in Corea del Nord.

Spavor è stato fermato lunedì all'aeroporto di Dandong, città al confine con la Corea del Nord, poco prima di imbarcarsi su un volo per Seoul dove avrebbe dovuto partecipare la sera del giorno successivo a una conferenza della Royal Asiatic Society, in base a quanto da lui stesso annunciato sui social media.

Quanto a possibili legami con l'arresto di Kovrig, i due canadesi sembrano avere almeno nella Corea del Nord un fattore comune: l'ex diplomatico, consigliere per l'Estremo oriente del think tank International Crisis Group, è infatti un esperto delle vicende intercoreane oltre che di Cina e Giappone.