Da Betlemme un attivista cristiano e un pittore musulmano incontrano il papa

Durante l'udienza generale di oggi i due palestinesi hanno offerto a Benedetto XVI dei doni, "simbolo della fratellanza tra le due comunità in Terra Santa".


Roma (AsiaNews) - Un dono dei musulmani al papa, un gesto di fratellanza per ricordare che cristiani e musulmani in Terra Santa si sentono parte dello stesso popolo e vogliono la stessa cosa: la pace. Con questo intento un attivista cristiano e un artista musulmano sono arrivati da Betlemme a Roma, dove hanno partecipato all'udienza generale di Benedetto XVI.

Samir Qumsieh, il direttore di Al-Mahed (la Natività), l'unica emittente televisiva cristiana in Terra Santa, ha consegnato al papa un crocefisso d'ulivo. Insieme a lui anche Jalal Kamel, palestinese musulmano, che ha regalato al pontefice un suo dipinto. Nel quadro è ritratto Benedetto XVI con da una parte il Santo sepolcro e dall'altra la Chiesa della Natività. Ad AsiaNews il pittore ha spiegato che "questi sono i simboli della nascita e della resurrezione del Signore". "Il mio amico Samir mi ha incoraggiato a fare questo dipinto – racconta – il papa è rimasto visibilmente colpito quando lo ha visto e ha saputo che sono musulmano; si è fermato 5 minuti davanti a noi ma la folla era troppa per poter parlare".

Jalal e Samir sono soddisfatti: "È importante ricordare che in Terra Santa cristiani e musulmani palestinesi si sentono un unico popolo, viviamo in armonia e nel rispetto reciproco e possiamo, con la buona volontà, essere modello di convivenza anche per altri Paesi". "In questo – ha aggiunto Jalal - sento di parlare a nome di tutti i musulmani moderati".

Per i suoi lavori, in cui ritrae la sofferenza del popolo palestinese, sul modello della vita, passione, morte e resurrezione di Cristo, Jalal ha ricevuto insulti e minacce da alcuni musulmani integralisti, ma non ha intenzione di smettere il suo lavoro: "Sono molti anche gli apprezzamenti e per ora non ho paura, anche se non conosco ancora le reazioni della mia comunità a questo incontro con il papa".

Samir Qumsieh ha anche regalato al papa un Cd intitolato "Tour della Terra Santa"; il Cd intende "portare la Terra Santa a quelli che non possono visitarla e mantenere i cristiani all'estero legati alla Terra di nostro Signore Gesù". Il direttore della Tv conosciuta anche come la "voce della cristianità" è tra i fondatori dell'organizzazione Christians of the Holy Land, con sede a New York. "I problemi dei cristiani in Terra Santa sono troppi per poterli elencare – dichiara l'attivista – ma con il sostegno del papa e dei nostri fratelli sono sicuro di poter continuare la mia missione a favore della presenza cristiana in Terra Santa".

 

(Nella foto, il dipinto di Jala Kemal regalato al papa)