P. Brambilla: Natale in ospedale, musulmani e indù faranno festa con noi
di Michele Brambilla

Il superiore regionale del Pime dirige il St. Vincent Hospital di Dinajpur. Uno speciale pasto sarà offerto a tutti i malati, studenti e personale medico. Anche l’ospedale “cambia aspetto” durante il Natale. Un ritiro “per prepararsi spiritualmente”.


Dinajpur (AsiaNews) – I musulmani e gli indù “ci sentiranno pregare, cantare e fare festa. Una festa a cui parteciperanno anche loro insieme con noi”. È come p. Michele Brambilla, superiore regionale del Pime (Pontificio istituto missioni estere) in Bangladesh, trascorrerà la festa della nascita di Cristo. Quel giorno, come tutti gli altri giorni dell’anno, egli sarà al St. Vincent Hospital, l’ospedale diocesano di Dinajpur a lui affidato. Perchè i malati, gli studenti e il personale non possono essere lasciati soli proprio nella festa del Natale. Di seguito, la sua lettera rivolta a tutti gli amici e i lettori. 

Carissimi amici,

un grande saluto dal Bangladesh. Tra pochi giorni celebreremo un nuovo Natale. Eh sì, perchè ogni Natale non sarà mai come il precedente. Le tradizioni rimangono, ma lo stato d’animo con cui lo vivremo sarà diverso.

Io passerò queste feste in ospedale, non come malato, ma con il personale, gli studenti e i malati presenti per ricordare con loro la nascita di Gesù. Avevo scelto di passare con loro tutto il tempo di Avvento e così è stato e mi sembrava bello concludere con la Santa Messa del giorno di Natale con il personale presente e i pochi ammalati cristiani. Gli altri, musulmani e indù ci sentiranno pregare, cantare e fare festa. Festa alla quale parteciperanno anche loro durante lo speciale pasto che verrà offerto in occasione di questa festività.

In occasione del Natale anche l’ospedale assume un altro aspetto. Le studentesse e gli studenti della scuola infermieri, terminati i loro esami, stanno addobbando tutto l’ospedale: cappella, reparti, refettori e sale incontri dove coloro che vi entrano percepiscono visibilmente il cambiamento. 

Anche noi nel nostro piccolo vogliamo vivere questo periodo bene e ben preparati. Per questo, per tutto il personale dell’ospedale, studenti e studentesse della scuola e infermiere sono stati organizzate due giornate di ritiro per prepararsi al Natale. L’ascolto della Parola di Dio, la meditazione proposta, la confessione e la Santa Messa hanno permesso a ciascuno di loro di fermarsi, pregare e pensare a se stessi. Quella del ritiro è una tradizione che si rinnova ogni anno in Quaresima e in Avvento ma che è sempre molto partecipata e anche attesa da molti.

Ecco come ci siamo preparati a celebrare il Santo Natale, insieme e con il Signore; e ancora insieme ricorderemo la venuta del Salvatore che è vivo e presente in mezzo a noi.

A voi tutti auguro un sereno e Santo Natale e un ricordo particolare nell’Eucaristia nel giorno di Natale.

Un abbraccio.