Conflitti etnici infiammano lo Stato Shan: migliaia di civili in fuga

Oltre 2mila le persone fuggite dalla municipalità di Namtu e Hsipaw, nel nord dello Stato. Rifugiati accolti in nove campi profughi temporanei a Hsipaw e in due a Namtu. Uomini armati rapiscono 10 abitanti del villaggio di Kyan Kyar Kyaing.


Yangon (AsiaNews/Agenzie) – È emergenza nello Stato orientale di Shan, al confine con la Cina, dove l’intensificarsi dei conflitti etnici costringe migliaia di civili a fuggire da scontri armati e arruolamenti forzati.

Negli ultimi giorni, sono oltre 2mila le persone che hanno abbandonato le proprie case nelle municipalità di Namtu e Hsipaw, nel nord dello Stato, per i continui combattimenti che vedono contrapposte due fazioni: il Ta’ang National Liberation Army (Tnla) e l’alleato Shan State Progress Party (Sspp) da un lato; il Restoration Council of Shan State (Rcss) dall’altro.

U Tin Sein, responsabile del campo per sfollati interni (IDPs) di Nar Ma Khaw, dichiara: “Oltre 500 persone sono arrivate nel nostro campo, mentre in tutta la municipalità ve ne sono oltre 1.400. Sono ospitate in nove località”. Ai rifugiati è stato concesso di spostarsi in nove campi profughi temporanei a Hsipaw e in due a Namtu.

Sai Yanpyay, membro della Se Lain Khan Social Welfare Association, afferma che “i profughi hanno iniziato ad arrivare il 1° gennaio”. L’operatore umanitario aggiunge: “Quando hanno sentito il suono di armi pesanti, sono fuggiti. I loro pasti vengono forniti da abitanti dei villaggi e donatori. Ci sono oltre 400 rifugiati nel monastero di Man San North. Oltre 50 persone di Manwa alloggiano al monastero Namtu Popa Yone. Alcuni stanno nelle case dei loro parenti”.

Nel frattempo, centinaia di abitanti del villaggio di Kyan Kyar Kyaing hanno trovato rifugio ad Ho Li (municipalità di Kunlong). I rifugiati riferiscono che gli uomini armati hanno preso il loro capo e altri 10, ma uno di loro è riuscito a scappare.

Il capovillaggio U Maung Sein racconta: “Sono arrivati il mattino del 6 gennaio. Dicono di esser fuggiti quando un gruppo armato ha chiesto agli uomini robusti di unirsi a loro. I miliziani parlavano la lingua Kokang, ma le loro uniformi non avevano alcuna insegna”.

Il villaggio di Kyan Kyar Kyaing si trova nei pressi del territorio rivendicato dai ribelli del Myanmar National Democratic Alliance Army (Mndaa), un gruppo armato di ispirazione comunista composto da persone di etnia Kokang e coinvolto nella produzione e traffico di sostanze stupefacenti.