Papa: Ho due dolori nel cuore: Colombia e Mediterraneo

All’Angelus, papa Francesco ricorda l’attentato terrorista a Bogota e il naufragio di 170 migranti al largo della Libia e del Mare di Alboran. “Parliamo alla Madre perché Lei parli al Figlio. E Gesù ci sorprenderà”. Nei prossimi giorni il pontefice sarà a Panama, dove dal 22 al 27 si celebra la GMG. La nuova app “Click to pray” dell’Apostolato della preghiera. Il saluto per l’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau e gli hanseniani.


Città del Vaticano (AsiaNews) – “Oggi ho due dolori nel cuore: Colombia e Mediterraneo”: ha esordito così papa Francesco alla fine dell’Angelus di oggi con i pellegrini in piazza san Pietro, ricordando l’attentato avvenuto il 17 dicembre a Bogotá, nella scuola nazionale di polizia, dove sono morte 21 persone e feriti oltre 68. Ad esso si sono aggiunte le tragedie avvenute nel mar Mediterraneo ieri e alcuni giorni fa, dove sono naufragate rispettivamente 117 e 53 migranti in provenienza della Libia e dal Mediterraneo occidentale. Il primo è avvenuto al largo delle coste libiche; sono state salvate solo tre persone ricoverate nell’isola di Lampedusa. Il secondo naufragio è avvenuto nel Mare di Alboran, in cui è stato recuperato solo un sopravvissuto, ricoverato in Marocco.

Parlando dell’attentato in Colombia, e assicurando la sua “vicinanza al popolo colombiano”, il papa ha detto: “Prego per le vittime e per i loro familiari, e continuo a pregare per il cammino di pace in Colombia”.

Ricordando poi le 170 vittime dei due naufragi, Francesco ha commentato: “Cercavano futuro per la loro vita. Vittime forse di trafficanti di esseri umani. Preghiamo per loro, per coloro che hanno la responsabilità di quello che è successo”. E dopo un breve silenzio, ha recitato un’Ave Maria insieme ai pellegrini.

In precedenza il pontefice si era soffermato a commentare il vangelo della messa di oggi, che racconta il miracolo di Cana, dell’acqua che viene cambiata in vino da Gesù, dopo che Maria si accorge che al banchetto di nozze “non hanno più vino”. Il papa si è soffermato molto sulla figura di Maria. “Io vorrei sottolineare un’esperienza che tanti abbiamo avuto. Quando siamo in situazioni difficili, con problemi che non sappiamo come risolvere, quando ci manca la gioia… Dobbiamo andare dalla Madonna e dire: È finito il vino, non abbiamo più vino. E Lei andrà da Gesù a dire: Guarda questo, guarda questa: non ha vino. E poi ritornerà a noi dicendo: Qualsiasi cosa vi dica, fatela…. Parliamo alla Madre perché Lei parli al Figlio. E Gesù ci sorprenderà”.

“La Vergine Santa – ha concluso - ci aiuti a seguire il suo invito: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela», affinché possiamo aprirci pienamente a Gesù, riconoscendo nella vita di tutti i giorni i segni della sua presenza vivificante”.

Dopo la preghiera mariana, e gli appelli per la Colombia e i migranti naufragati nel Mediterraneo, papa Francesco ha ricordato che fra qualche giorno partirà per Panamaa, dove dal 22 al 27 gennaio si svolgerà la Giornata Mondiale della Gioventù. Spesso interrotto da grida di giovani – anche panamensi - presenti nella folla dei pellegrini, egli ha detto: “Vi chiedo di pregare per questo evento molto bello e importante nel cammino della Chiesa”.

Egli ha anche annunciato che in questa settimana sarà pubblicato il Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, “che quest’anno contiene una riflessione sulle comunità della rete e la comunità umana”, su internet e social media come “una risorsa del nostro tempo”.

A questo punto, al suo fianco, egli ha introdotto il padre gesuita Frederic Fornos, dell’Apostolato della preghiera, per presentare la piattaforma ufficiale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, legata a un app dal nome “Click To Pray”. “Qui – ha detto il papa, indicando un punto su un tablet- inserirò le intenzioni e le richieste di preghiera per la missione della Chiesa.  Invito soprattutto voi giovani a scaricare l’app Click To Pray, continuando a pregare insieme a me il Rosario per la pace, particolarmente durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Panama”.

Infine agli ha fatto due appelli per la Giornata internazionale dell’educazione, voluta dall’Onu per il 24 gennaio, e per l’Associazione italiana Amici di Raoul Follereau, a favore degli hanseniani, rivolgendo “un saluto speciale… alle persone malate di lebbra, come pure a quanti sono vicino a loro nel cammino di cura e di riscatto umano e sociale”.