Islamabad: assicurazione sanitaria gratuita per 80 milioni di poveri

È partita la prima fase del progetto, intitolato “Sehat Insaf Card”. Grazie a questa nuova tessera sanitaria, i poveri avranno accesso a oltre 150 ospedali in tutto il Paese. L’assicurazione copre sia le spese mediche che il trasporto in ospedale.


Islamabad (AsiaNews) – Per la prima volta nella storia del Pakistan, il governo ha attivato la copertura sanitaria per gli strati più poveri della società. L’ambizioso programma di cure mediche gratuite è stato firmato due giorni fa e prende il nome di “Sehat Insaf Card”, ma è meglio noto solo come “tessera sanitaria” (health card). Per la prima fase, esso prevede l’accesso ai servizi medici per 15 milioni di famiglie, cioè circa 80 milioni di persone, residenti soprattutto nei distretti tribali. Ad AsiaNews il dott. Mehdi Hasan, presidente della Human Rights Commission of Pakistan, afferma: “Apprezziamo molto l’iniziativa del governo. Essa garantisce l’accesso alle cure a chi non se le può permettere. Se verrà applicata a dovere, sarà davvero una rivoluzione”.

Il ministro della Sanità Aamir Kiani fa sapere che le prime zone in cui la copertura verrà estesa sono il Punjab, Gilgit Baltistan e le Federally Administered Tribal Areas, dove a beneficiare sarà tutta la popolazione povera; oltre a queste, anche 85mila famiglie indigenti di Islamabad.

Il piano sanitario consente l’accesso a più di 150 ospedali in tutto il Pakistan, sia pubblici che privati. Nelle strutture si potranno ricevere cure gratuite per una vasta gamma di trattamenti, compresi angioplastica, chirurgia celebrare e tumorale, fino ad un ammontare di 720mila rupie (4.500 euro). Oltre alle spese mediche, l’assicurazione copre anche il trasporto in ospedale fino a un massimo di 1.000 rupie (6 euro) per ogni spostamento.

Secondo il primo ministro Imran Khan, “le tessere aiuteranno a diminuire la povertà”. “Vogliamo – ha aggiunto – aiutare e salvaguardare i settori poveri della società attraverso queste coperture sanitarie”.

Il dott. Mehdi Hasan sottolinea il valore del programma introdotto da Islamabad. “Bisogna tenere presente – dice – che in Pakistan il 40% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, cioè con meno di 1,5 dollari al giorno. Per queste persone è impossibile curarsi, perché non possono sostenere il costo elevato delle operazioni”. In conclusione, l’attivista afferma: “Accogliamo con favore l’iniziativa. La tessera sanitaria rappresenta una grande opportunità per i poveri, a patto che essa venga sostenuta in maniera adeguata”.