Il presidente della Conferenza episcopale indiana si unisce alla sua arcidiocesi di Mumbai nel ricordo dei soldati morti nell’attentato del 14 febbraio. Egli afferma che i giovani “sono morti per proteggerci” e che “la loro vita non è stata sacrificata invano”. Poi invoca la benedizione di Dio per l’India e i suoi leader.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Una “forte condanna del codardo attacco terrorista che ha strappato la vita di 40 nostri giovani soldati”: è quella espressa oggi dal card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), nel ricordo dei militari morti nell’attentato del 14 febbraio in Kashmir, il peggiore mai compiuto contro le forze dell’esercito indiano. Egli al momento si trova a Roma per partecipare all’incontro voluto da papa Francesco per contrastare gli abusi sui minori e gli adulti vulnerabili all’interno della Chiesa cattolica. Egli parla a nome di tutti i vescovi “qui riuniti. Non posso unirmi a voi nella messa, ma sono unito ai vescovi John e Allwyn e a voi nello spirito”.
Stamattina i due vescovi menzionati – mons. John Rodriguez, vescovo ausiliario di Mumbai, e mons. Allwyn D’Silva – hanno celebrato una messa in memoria dei caduti e per le famiglie delle vittime. La celebrazione eucaristica ha radunato migliaia di fedeli nella chiesa di St. Michael a Mahim. Qui mons. D’Silva ha letto il messaggio inviato dal cardinale. Di seguito il testo completo (traduzione a cura di AsiaNews).
Tutti noi qui riuniti condanniamo con forza il codardo atto terrorista che ha strappato la vita di 40 nostri giovani soldati, il 14 febbraio scorso a Pulwama. In questo momento sono a Roma e non posso unirmi a voi nella messa, ma sono unito ai vescovi John e Allwyn e a voi nello spirito nell’offrire la messa.
Rendiamo onore ai giovani uomini coraggiosi che hanno dato la propria vita per noi. Quando sono entrati nelle forze armate e in particolare quando sono stati coinvolti in questa speciale missione, essi erano consapevoli dei grandi rischi che correvano. Hanno dato la propria vita per salvarci.
Con grande dolore nel cuore, preghiamo per loro e le loro famiglie. I familiari devono sapere che le vite dei propri figli non sono state sacrificate in vano. Con la nostra stessa vita al servizio della nazione, rendiamo omaggio a questi 40 eroi.
Oh Madre del Perpetuo soccorso, preghiamo per questi Jawans [termine usato per i giovani saldati, ndr] che sono deceduti e perché le loro famiglie abbiano la forza [di affrontare] questo momento di dolore. Dio benedica l’India! Dio benedica i nostri leader! Possa Dio proteggere il nostro Paese e possa cancellare l’odio dal cuore di tutti coloro che credono nella violenza. Dio benedica tutti noi con pace duratura!