Dalla cucina al laboratorio: il wasabi per combattere la formica di fuoco

È una specie aliena ed invasiva, originaria del Sud America. In rari casi, il suo morso può causare la morte. Nel 2017, le autorità ne hanno scoperto esemplari in un porto della prefettura di Kyushu.


Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il wasabi (o ravanello giapponese), pianta da cui è possibile ricavare una salsa verde molto piccante, è un ottimo rimedio per tenere lontane le pericolose formiche di fuoco, che con il loro pungiglione velenoso sono in grado di infliggere dolorose punture. Ne sono convinti i ricercatori dell'Università di Hyogo.

Gli esperimenti condotti da Yoshiaki Hashimoto, professore associato di entomologia, dimostrano che gli insetti – conosciuti anche con il nome di formiche guerriere – detestano il composto organico che conferisce al wasabi il suo gusto pungente.

La formica di fuoco è una specie aliena ed invasiva, originaria del Sud America ma ormai presente anche in Stati Uniti, Cina ed Australia. Persone con allergie al suo veleno sono state ricoverate per shock dopo un morso, che in rari casi ha persino causato la morte della vittima. I timori per la diffusione dell'animale in Giappone sono cominciati nel 2017, quando le autorità ne hanno rinvenuto alcuni esemplari in un porto della prefettura di Kyushu, vicino a dei container cinesi.

Hashimoto e la sua squadra hanno condotto i loro esperimenti usando formiche che si erano diffuse a Taiwan. I ricercatori hanno notato che la presenza dell'isotiocianato di allile (Aitc), liquido responsabile per il sapore piccante del wasabi, allontanava gli insetti dalle esche poste in prossimità della colonia.

Il risultato dell'esperimento indica che l'utilizzo di isolanti al wasabi sulle spedizioni di merci potrebbe impedire alle formiche di entrare nei container e di essere trasportati in altre nazioni. Hashimoto dichiara di voler accelerare lo sviluppo della tecnologia, per contribuire a fermare la diffusione della specie in tutto il mondo.