Pechino: Contro Huawei e Meng Wanzhou è ‘persecuzione politica’

La numero 2 del colosso informatico denuncia il governo canadese per aver violato di suoi diritti civili. Il ministero della giustizia in Canada ha avviato procedure per estradare la donna.


Ottawa (AsiaNews/Agenzie) – L’atteggiamento del Canada verso la supermanager di Huawei, Meng Wanzhou è una vera e propria “persecuzione politica”. Lo afferma l’ambasciata di Pechino in Canada, dopo che il ministero della giustizia di Ottawa ha detto che non vede ostacoli all’estradizione di Meng negli Stati Uniti. Meng è stata arrestata in dicembre a Vancouver, dove possiede due ville, su richiesta di Washington. La donna, figlia del fondatore di Huawei, è accusata di aver violato sanzioni Usa contro l’Iran e di essere responsabile di altre frodi.

Nel timore di essere estradata negli Stati Uniti, dove rischia decine di anni di prigione, la signora Meng ha presentato denuncia contro il governo del Canada per aver “violato in modo serio” i suoi diritti civili, definendo la sua detenzione “fuorilegge” e “arbitraria”, secondo le leggi del Canada.

Secondo alcuni esperti, la denuncia di Meng le permetterà di guadagnare tempo e ritardare la possibilità di essere estradata.

Intanto, due cittadini canadesi sono in prigione in Cina con accuse forse inventate di spionaggio. L’opinione più diffusa è che i due canadesi siano stati arrestati come rappresaglia contro Ottawa.